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Intercettazioni: monito di Schifani "Non diventi una legge bavaglio"

Renato Schifani

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«Vorrei evitare che dal Senato possa essere approvata una legge che venga interpretata, non entro nel merito, come legge bavaglio nei confronti della comunicazione». Ha detto il presidente del Senato Renato Schifani, a margine di un convegno a palazzo Giustiniani, a proposito del ddl intercettazioni. EMENDAMENTI IN TEMPI "NORMALI" - Parlando con giornalisti a margine della presentazione, a palazzo Giustiniani, del libro «Organizzare l'altruismo» di Tiziano Treu e Mauro Ceruti, Schifani ha risposto ad una domanda sulla sua opera di mediazione tra maggioranza e opposizioni sul ddl intercettazioni nella capigruppo di oggi a palazzo Madama. «Siamo riusciti - ha detto la seconda carica dello Stato - a indurre la maggioranza a non insistere sulla calendarizzazione per giovedì e quindi a differirla a lunedì. Mi auguro che questo dia tempo alle opposizioni di presentare propri emendamenti in tempi normali», anche alla luce delle riflessioni preannunciate dal ministro della Giustizia Angelino Alfano. SOFFOCARE LA TENSIONE - «Confido che si possano trovare punti di convergenza, o quanto meno che si abbassi la tensione anche nei confronti della stampa e della comunicazione. Vorrei evitare - ha concluso - che dal Senato possa essere approvata una legge che venga interpretata, e non entro nel merito, come legge bavaglio nei confronti della comunicazione». Il presidente del Senato non si è pronunciato, infine, sulla possibilità che venga posta la questione di fiducia.  

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