Tutto il Paese allattato dalla lupa
Caro Presidente, sono convinto che il Veneto sia una bellissima regione e Venezia una città che tutto il mondo ci invidia. La candidatura della Serenissima era più che legittima e anche utile per dare a Roma un motivo in più per presentare un dossier serio e completo. Il problema che ho sollevato però è di forma e di sostanza politica. Un senatore della Repubblica che perde in una competizione democratica non deve urlare ai quattro venti "Roma ladrona". Non è né elegante né politicamente utile alla causa del suo partito e della città che in quel momento rappresenta. Fa la figura del "rosicone" e fa tornare indietro le lancette della politica. La Lega dovrebbe dire ed essere ben altro. E non a caso lei chiede di riconsiderare almeno l'assegnazione dei giochi acquatici a Venezia. Da politico accorto e presidente di Regione, cerca di attivare la diplomazia, una moral suasion che le dà un profilo istituzionale più alto, serio ed equilibrato rispetto a quello che s'è visto finora in campo. Il ruolo politico della Lega è fondamentale per far ripartire l'Italia, costruire su nuove basi e con ben altro dinamismo un'identità nazionale trascurata colpevolmente da tutti e lasciata alla vuota retorica delle celebrazioni. Tutto questo se la Lega gioca la partita del federalismo in chiave unitaria e non con il retropensiero dello spacca-Stivale. Il Veneto è popolato di famiglie che hanno vissuto nella povertà, si sono date da fare, hanno conosciuto l'emigrazione e l'immigrazione, sono un esempio per tutti. Gente laboriosa che ama la vita. Persone intelligenti che credono anche nella Lega, ma sanno distinguere il momento della propaganda da quello della costruzione di una buona politica. Parlo a ragion veduta, perché in Veneto c'è un pezzo importante della mia famiglia. E per questo accolgo con piacere il suo invito. Roma non ha alcuna arroganza di status. Lei ha potuto apprezzare nella sua esperienza da ministro dell'Agricoltura quanto sia accogliente. Ha molti problemi e può apparire cinica, ma non è la Capitale per un capriccio della storia. Accanto agli onori ci sono oneri molto alti da pagare. La mammella della lupa ha allattato e allevato l'Italia. Il suo latte le ha dato un segno e un sogno comune da realizzare. La Lega questo sogno lo coltiva nel federalismo e per realizzarlo deve non solo crederci, ma costruirlo con intelligenza. Si può essere ricchi e al Nord, ma là fuori c'è sempre qualcuno che è più ricco e al Nord del prossimo. Da soli non si va lontano.