Trombati di lusso nel collegio dei saggi
Il nome è di quelli che fanno ben sperare: Collegio degli esperti. È un organo della Regione Lazio in cui siedono dieci persone. Saranno esperti di qualcosa, si penserà. Non è così. Almeno non tutti. Anzi la particolarità è che quelli che sono pagati meglio sicuramente non lo sono. Piuttosto sono politici. Hanno fatto parte di giunte comunali e regionali. Poi, una volta trombati, sono diventati «esperti». Hanno contratti ancora in vigore e costano 550 mila 833 euro (dato aggiornato al 16 aprile scorso). Il primo è Regino Brachetti, ex assessore alla Sicurezza della Giunta Marrazzo in quota Udeur. L'ex governatore decise di sostituirlo. Lo nominò presidente della Lait spa, la società della Regione che si occupa dell'informatica. Ma non bastava. E dunque, con decreto numero T0233 del 23 marzo 2007, Brachetti è diventato presidente del fantomatico Collegio degli esperti. La consulenza è cominciata il 17 maggio 2007 e terminerà il 30 giugno di quest'anno. Lo stipendio? 85 mila euro lordi. Non male per presiedere la «struttura di supporto per la funzione di indirizzo politico e programmatorio della Giunta Regionale». Pura consulenza, insomma. Poi c'è Claudio Minelli. È stato assessore alla Casa nella Giunta Veltroni. Quando il sindaco di Roma ha deciso di provare la scalata a Berlusconi, lui ha perso il posto. Doveva essere recuperato al Senato ma non c'è stato niente da fare. Allora ci ha pensato la Regione Lazio che aveva già sistemato gli ex assessori comunali alla Mobilità Mauro Calamante come amministratore delegato di Cotral Patrimonio spa e ai Lavori pubblici Giancarlo D'Alessandro come ad di Lait spa. Il presidente Marrazzo ha firmato un decreto specifico (numero T0502) il 17 luglio 2009 e Minelli è diventato membro del Collegio degli esperti. Stipendio: 70 mila 833 euro. La consulenza ha preso avvio il 4 agosto 2009 e finirà il 30 giugno 2010. Poi ci sono altri otto componenti. L'avvocato Aldo Rivela, nominato in seguito commissario dell'Istituto Jemolo, che si occupa di studi e ricerche giuridiche di carattere regionale, ha avuto la consulenza, sempre da Marrazzo, il 21 dicembre 2005. L'incarico, che vale 85 mila euro, si concluderà sempre il 30 giugno di quest'anno. Ma c'è anche Pierluigi Severi, socialista, prosindaco di Roma negli anni Ottanta: 85 mila euro, fino al 30 giugno 2010. Poi ci sono gli altri. Meno celebri e con stipendi più bassi: da 10 mila a 62.500 euro. A. D. M.