Berlusconi non ha fretta per il dopo Scajola
NadiaPietrafitta Il lavoro dei bookmakers si fa più frenetico, ma a quanto sembra sono ancora solo loro ad occuparsi del dopo Scajola. Durante il Consiglio dei Ministri di ieri, infatti, Silvio Berlusconi non ha affrontato l'argomento e probabilmente non lo farà neanche nella seduta di oggi pomeriggio a palazzo Chigi. Il premier, dunque, continua a mantenere l'interim allo Sviluppo economico in attesa di trovare il candidato giusto che garantisca la continuità alla guida del dicastero di via Veneto. Nonostante alcune voci circolate nei giorni scorsi, in pole position - se non si opterà per una candidatura tecnica - rimane Paolo Romani, oggi viceministro allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni. Alla domanda sul possibile sostituto di Scajola, lo stesso Romani ha risposto: «Me lo chiedono tutti. È una domanda alla quale non rispondo. È un problema che risolverà il premier, secondo i tempi che il presidente deciderà». Berlusconi, insomma, dimostra di non avere fretta. L'unica cosa certa sembra essere che il rebus sul nome del successore si risolverà prima dell'Assemblea annuale di Confindustria, prevista per il 27 maggio. Se Romani resta il favorito, altri nomi si rincorrono.Avrebbe raccolto diversi consensi tra i consiglieri e i parlamentari più vicini al premier la possibile candidatura di Maurizio Lupi,attuale vicepresidente della Camera. Sarebbe lo stesso presidente del Consiglio a ritenerlo una persona affidabile e adatta a ricoprire un ruolo delicato e impegnativo. La sempre più frequente presenza nei dibattiti televisivi di Lupi in rappresentanza del centrodestra, sarebbe proprio il segnale della fiducia del Cavaliere. La scelta del vicepresidente della Camera avrebbe anche un altro vantaggio: consentirebbe al premier di risolvere il nodo delle Comunicazioni, lasciando una delega così importante al fidato Paolo Romani. La nomina di Maurizio Lupi metterebbe al contempo a tacere gli appetiti della Lega, che - a più di due settimane dalle dimissioni di Scajola - cominciano a farsi sentire. Chi tiene in considerazione il peso che potrebbe avere l'alleato leghista nella decisione di Berlusconi, ha fatto il nome del deputato Luigi Casero, tra i parlamentari più vicini a Giulio Tremonti, gradito a Bossi e compagni. Al momento, comunque, nessuna decisione è presa. Se il più quotato rimane Romani, o comunque un parlamentare Pdl in quota Forza Italia, gli altri nomi sono ancora in gioco. Nel frattempo la Procura di Roma continua le sue indagini. I bookmakers avranno il loro bel da fare. Sono due i tavoli su cui distribuire le quote.