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Mugugni dei finiani contro Caldoro

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Unbreve comunicato con i 12 nomi degli assessori che faranno parte della giunta regionale della Campania guidata da Stefano Caldoro (Pdl). Nella squadra politici e tecnici, professori universitari e persino un generale della Guardia di Finanza, che si occuperà del bilancio. Ma la scelta di Caldoro ha suscitato non poche reazioni: gli attacchi non mancano, sia da parte dell'opposizione che dall'interno della stessa maggioranza. Caldoro si dice soddisfatto («rispettati tempi e qualità», dice ) perché è passata la sua linea, ad iniziare dal fatto che gli unici due consiglieri nominati assessori si dimetteranno dalla prima carica. Insomma è stato sancito il principio della netta distinzione tra legislatore e amministratore. Principio che avrebbe indotto qualche consigliere del Pdl a rinunciare, all'ultimo momento, alla nomina di assessore. Il vice di Caldoro sarà Giuseppe De Mita, avvocato, vicepresidente in carica della Provincia di Avellino, e nipote di Ciriaco, l'ex presidente del Consiglio. I finiani però non ci stanno. Va giù duro il sottosegretario Pasquale Viespoli, componente finiano dell'Ufficio di presidenza nazionale del PdL: «Più che alternativa sembra una giunta consociativa. Più che la prima giunta di centrodestra sembra una nuova giunta di centrosinistra. Imbarazzante e paradossale. Certamente è la giunta delle discriminazioni: di genere, di territorio, di partito. La presenza di una sola donna non solo è una vergogna sul piano politico ma soprattutto è una palese violazione dello spirito e della norma statutaria». Duro anche Per l'altro finiano Italo Bocchino: «La giunta regionale campana è assai deludente e non all'altezza delle qualità del Presidente Caldoro.

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