Il governo convince i giovani Negli atenei si vota a destra
L'Università italiana dà ragione al centrodestra. Al programma del ministro Gelmini e del presidente Berlusconi. Lo dicono i primi risultati delle elezioni per il Consiglio nazionale degli studenti universitari. In tutti e quattro i collegi dove i giovani sono stati chiamati a votare (Nord Est, Nord Ovest, Centro e Sud) la sinistra esce sconfitta. La nuova generazione del Partito democratico non convince. Raccoglie voti solo grazie alle alleanze con l'estrema sinistra. E quando corre da sola resta a secco. Deludente anche il risultato dell'Udc. Al Nord non è riuscito a presentare le liste. Mentre al Centro e al Sud i ragazzi di Casini non riescono a conquistare neanche un posto. Una debacle totale per il coordinatore nazionale Giampiero Zinzi, troppo impegnato negli ultimi mesi ad aiutare il padre Domenico per le elezioni alla Provincia di Caserta. Per ufficializzare l'elezione dei trenta consiglieri (28+2) del Cnsu bisognerà aspettare lunedì, quando i dati saranno ufficiali. Ma lo scenario sembra ormai chiaro. Nel collegio Nord Est l'area centrodestra conquista quattro seggi. Tre grazie al risultato di Lista Aperta, del Coordinamento liste per il diritto allo studio (Clds), movimento legato a Comunione e Liberazione. Uno grazie ad Azione universitaria-Studenti per la libertà (gli universitari di Alleanza nazionale e Forza Italia). Eletti tre consiglieri, invece, con i voti di Udu Liste di sinistra-Liste democratiche: una coalizione dove i primi sono lo specchio studentesco di Rifondazione, Sinistra e Libertà e sindacalisti, mentre i secondi sono i ragazzi di Bersani. Al collegio Nord-Ovest stessa situazione: 4 seggi a 3 per l'area centrodestra e identica distribuzione di voti tra le sigle. Gli studenti del Pdl registrano il maggior successo al Centro. Ben tre seggi per Azione universitaria-Studenti per la libertà. Uno per la Lista Aperta. Solo tre all'Udu Liste di sinistra-Liste democratiche. Numeri da maggioranza anche al collegio Sud. Qui i giovani ex Fi e An corrono soli. Stessa strategia a sinistra: Pd e sinistra radicale sono divisi. Il risultato da capogiro lo ottengono gli Studenti per la libertà con più di ventimila voti e due seggi. Azione universitaria si ferma a 9500 e porta a casa un consigliere. Un seggio ai rappresentanti di Clds. Uno anche all'Udu, uno alla Confederazione (formazione composta da ambientalisti e candidati indipendenti). Il settimo seggio è ancora in bilico, ma di sicuro c'è il risultato pari a zero dei giovani del Pd. In tutti e quattro i collegi d'Italia è dunque dominio centrodestra, che conquista anche i due consiglieri del dottorando e lo specializzando. Dunque: su 30 membri del parlamentino studentesco 18 sono dell'area Pdl-Clds. Soddisfazione per Francesco Pasquali (coordinatore Giovani Pdl), Giovanni Donzelli (coordinatore Giovani An) e Francesco Magni (responsabile Clds). «Tra gli studenti c'è un forte desiderio di voltare pagina - spiega il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni -, i proclami contro la riforma Gelmini, i sit-in e le occupazioni si sono rivelate un vero bluff». Intanto arrivano i primi dati romani per l'elezione del Senato accademico degli atenei di Tor Vergata e Roma Tre. In tutte e due le università vince il centrodestra. E a Tor Vergata il Blocco Studentesco, movimento legato a CasaPound, conquista un seggio. Mentre si registra un crollo verticale dei voti per i giovani vicini a Comunione e Liberazione e all'estrema sinistra.