«Il centrosinistra deve svecchiarsi»
.Luciano Nobili, portavoce di Alleanza per l'Italia con un passato da segretario dei giovani della Margherita, ammette la sconfitta del centrosinistra e commenta: «Oggi gli studenti che si impegnano di più all'interno delle organizzazioni universitarie sono quelli di centrodestra». Lei che è stato più volte eletto nei diversi organi di ateneo come spiega questa inversione di tendenza? «In realtà è da qualche anno che le organizzazioni giovanili del centrodestra vincono queste elezioni. Un dato di fatto che sottolinea come la destra si sappia porre meglio». Verrebbe quasi da dire quindi che il centrosinistra non riesce più a vincere neppure in un ambiente che le è sempre stato amico «Ha perfettamente ragione. È ora di domandarsi come mai il centrodestra vince all'interno del Cnsu visto che tutto il mondo legato all'università dovrebbe essere il tempio del centrosinistra. Se ragionassimo al contrario sarebbe come se la sinistra vincesse al Billionaire». Ma allora dove ha sbagliato? «Bè, dovrebbe capire che è ora di rinnovarsi abolendo le vecchie sigle troppo legate al mondo del sindacato e soprattutto eliminando quegli slogan come "giù le mani dall'università". Battaglie sacrosante se si tratta di sottrarre risorse al sistema universitario pubblico ma che diventano errori madornali se veicolano messaggi di mero conservatorismo. Putroppo questo è il grande problema della sinistra nell'università. Che si tratti di rettori o di rappresentanza studentesca l'idea che porta avanti è sempre e comunque il mantenimento dello status quo e l'opposizione a qualsiasi proposta di riforma. Così, più che disegnare un modello di università diverso, si limitano a puntellare l'esistente. L'esatto contrario di quello spirito di innovazione di cui c'è bisogno». Ha citato i rettori. Non è un mistero che siano molto più vicini al centrosinistra che al centrodestra. Questo voto ha sconfessato anche il loro operato? «Assolutamente sì. Per questo è ancora più preoccupante che la sinistra non sia riuscita a vincere alle elezioni. È un chiaro segnale di come i giovani abbiano voluto bocciare tutto un establishment legato al centrosinistra. Le nuove generazioni vogliono cambiare e così votano a destra». Falliscono però anche le liste legate all'Udc. Sembra quasi che l'idea di un voto centrista non interessi ai giovani. «Non mi sembra il caso di fare letture politiche di questo voto data la scarsa affluenza alle urne. Mi dispiace comunque per il loro risultato deludente che però credo essere più una battuta d'arresto legata alla contingenze più che un segnale di disaffezione. Ma mi lasci dire un'altra cosa prima di chiudere». Prego. «Sono molto contento che tutte quelle formazioni che hanno dato vita a episodi di violenza siano state messe all'angolo dagli studenti che hanno preferito votare chi, sia a destra che a sinistra, ha fatto della non violenza il proprio punto di forza».