Non è mai carino chiedere l'età ad una signora
Maquella di Clio Napolitano, moglie di quel Giorgio che da qualche hanno vive al Quirinale, è suo malgrado pubblica. Ebbene la signora Clio, raggiunti i 75 anni, ad una cosa proprio non riesce a rinunciare: la sigaretta. Il fumo è una delle cose che, dopo 51 anni di matrimonio, ancora la divide dal marito. Lui non ha mai messo in bocca una bionda, lei non riesce a farne a meno. La cosa, di per sé, non è certo una notizia. La Costituzione, di cui il Capo dello Stato è custode supremo, non fissa limiti di età per fumare. Né esiste alcuna legge in materia. Il fatto è che uno, dopo tanti anni di onorata militanza nel partito tabagista, dovrebbe maturare una sorta di solidarietà universale nei confronti degli altri "iscritti". Eppure c'è una cosa che la signora Clio proprio non riesce a perdonare ai suoi "fratelli" fumatori: buttare le cicche in terra. Lo ha spiegato ieri in uno dei suoi rari interventi pubblici. L'occasione era la Giornata di primavera, manifestazione dedicata alla tutela dell'ambiente, celebrata dal Capo dello Stato nella tenuta di Castel Porziano davanti ad un gruppo di studenti provenienti da tutta Italia. I bambini, si sa, sono la bocca della verità, e così alla fine hanno chiesto al presidente come fosse organizzata la raccolta differenziata dei rifiuti al Quirinale. Napolitano ha fatto prevalere il suo lato politico cavandosi di impaccio con un generico «cerchiamo di spingere affinché tutti la facciano». Ma a questo punto l'indice della signora Clio ha cominciato a oscillare in segno di diniego. Fornita di microfono ha spiegato che «la fanno solo per i vetri e per la carta». Che è comunque meglio di niente ma non certo quello che ti aspetteresti da chi vive sul Colle. Poi ha lanciato la sua intemerata: «Su altri campi alcuni si comportano male, ed io reagisco. Vedo ogni tanto qualcuno che fuma e, quando ha finito la sigaretta, butta la cicca per terra. Io gli dico sempre: "Guardi, si è perso la cicca". E quando non capiscono: "A casa sua fa così?"». Impossibile sapere se i fumatori maleducati si esercitino nel piazzale del Quirinale o, peggio ancora, nei suoi straordinari giardini. Fatto sta che nessuno può stare tranquillo. Da brava padrona di casa la signora Clio vede tutto. E provvede. Per il momento però, a differenza di ciò che accade in diverse città italiane, non ha previsto salate multe per i trasgressori. Nella Capitale chi viene colto mentre getta «rifiuti non ingombranti» per strada deve pagare 50 euro. A Trento si arriva addirittura fino a 500. Sul Colle, d'ora in avanti, farebbero bene a stare molto attenti.