Appalti, Alfano e Frattini: "Il governo non è indebolito"

{{IMG_SX}}"Non credo che siamo di fronte a una nuova Tangentopoli. Si tratta di episodi che se fossero veri meriterebbero una severa punizione dei colpevoli. Chi è chiamato a occuparsi della cosa pubblica amministra il denaro dei cittadini e deve farlo con rigore morale e severità". Lo ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano, rispondendo ai giornalisti a margine di un convegno a Milano. L'INCHIESTA SUGLI APPALTI - "Il governo non è indebolito" dall'inchiesta su Anemone e anzi rilancia col ddl contro la corruzione che potrebbe servire proprio per garantire "maggiore fluidita' nel funzionamento degli enti locali e assicurare al contempo maggiore trasparenza". Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, a margine di un convegno a Milano, parla del ddl anticorruzione quando gli si chiede se sulla "cricca" del costruttore Anemone abbia influito una mancanza di controlli. "Il ddl che abbiamo presentato - ha spiegato - si fonda su alcuni temi fondamentali: l'inasprimento delle pene e un sistema di maggiore trasparenza dentro la pubblica amministrazione". Un ddl, come ha precisato il ministro, "fortemente voluto dal Presidente Silvio Berlusconi e che ha un obiettivo: eliminare quei lacci e lacciuoli che spesso rappresentano dei passaggi a livello per superare i quali si paga la tangente e fare sì che una maggiore fluidità nel funzionamento degli enti locali possa assicurare al contempo maggiore trasparenza". IL DDL ANTI-CORRUZIONE - "Il governo non è indebolito dall'inchiesta sugli appalti pubblici e rilancia sul tema dei controlli con il disegno di legge anticorruzione che ha come obiettivo l'eliminazione di quei lacci e lacciuoli che spesso rappresentano dei passaggi a livello, per superare i quali si paga la tangente". E' quanto ha precisita il Guardasigilli durante il convegno a Milano. "Il provvedimento - ha aggiunto Alfano - si fonda su un inasprimento delle pene e su un sistema di maggiore trasparenza dentro la pubblica amministrazione. Tra gli obiettivi c'è anche quello di ottenere una maggiore fluidità - ha concluso il ministro - nel funzionamento degli enti locali che possa assicurare al contempo una maggiore trasparenza". FRATTINI - "Il governo non cadrà assolutamente. Continuerà ad andare avanti nella sua azione di governo a partire dalle riforme e direi, prima fra tutte, la riforma federale". Lo ha detto a Trieste il ministro degli Esteri Franco Frattini rispondendo alle domande dei giornalisti dello scandalo appalti a margine di un incontro dell'Ince (Iniziativa centro europea). "Ma certamente - ha aggiunto Frattini - questo vorrà dire da parte di Berlusconi, come lui ha già annunciato, un rigore assoluto nei confronti di coloro che si macchiano di attività inaccettabili".