L'interrogatorio di Verdini: "Ho telefonato io a Matteoli..."
Il nome del capo del Dicastero viene pronunciato dalla maggior parte degli indagati. Nei numerosi interrogatori in mano ai magistrati di Firenze, che indagano sui «grandi appalti», viene tirato in ballo molte volte il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli. Sia dagli imprenditori e costruttori, sia da politici che ricoprono ruoli nel governo. Nelle nuove carte depositate dai pm fiorentini al gip ci sono gli interrogatori di tutti gli indagati, coinvolti a vario titolo, nelle indagini sui presunti appalti pilotati per il G8 alla Maddalena, per la Scuola Marescialli e per i Mondiali di Nuoto nella Capitale. E gran parte di loro, davanti ai pm, ripercorrono tutti i passaggi che hanno portato poi all'aggiudicazione di appalti in varie regioni d'Italia. Tra gli interrogatori, dunque, gli indagati fanno il nome del ministro Matteoli. Tra questi, anche l'onorevole Denis Verdini, che il 15 febbraio scorso, davanti agli inquirenti di Firenze, spiega che è stato il capo del dicastero a nominare provveditore alle opere pubbliche Fabio De Santis, indagato nella maxi inchiesta sui «grandi eventi». «Questa vicenda di De Santis non posso negare che Fusi (costruttore coinvolto nelle indagini, ndr) mi ha chiesto di favorire la nomina - ha detto il parlamentare Verdini. Il tutto, e ci tengo a sottolineare, ho alzato il telefono, ho chiamato il ministro Matteoli, direttamente il ministro, e ho detto: "C'è da fare questa nomina, fra i candidati c'è anche questo De Santis, vedi se lo puoi nominare". Punto. Dopo qualche tempo, non mi chieda 15 giorni o un mese, m'ha chiamato il ministro e mi ha detto: "Quella cosa che mi avevi chiesto te l'ho fatta". Punto. Io ho preso il telefono, ho chiamato Fusi, ho detto: "Sarai contento, è stato nominato, fai quelli che ti pare"». In molti interrogatori degli indagati sono state fatte proprio domande sui lavori per la Scuola dei Marescialli. Lavori che a quel punto facevano riferimento anche al provveditore alle opere publbiche Fabio De Santis. Anche il costruttore Riccardo Fusi, interrogato il 17 marzo scorso dagli inquirenti toscani, ha ricostruito la storia della Scuola dei Marescialli, che risalirebbe al 2001. E anche lui sostiene di essere andato dal ministro Matteoli per «parlare della Scuola» e di aver paralto con l'onorevole Verdini per la nomina di De Santis. «Sì, a Verdini ho detto "guarda che De Santis ha questa possibilità di essere nominato provveditore... vedi se tu ne puoi parlare con Matteoli"». Al costruttore Fusi, il pm Luca Turco chiede chiarimenti anche sul pranzo del 30 luglio 2008, occasione in cui era in compagnia di altri indagati. Quel giorno, secondo quanto riferito dall'indagato, «hanno parlato Verdini e Balducci di finanziamenti su opere che riguardano Bondi». Lo stesso ministro dei Beni culturali, nei giorni scorsi, ha comunque respinto qualsiasi coinvolgimento e accusa nei suoi confronti.