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Abusi nei circoli, Corsini sapeva tutto

Marco Corsini, ex assessore ai Lavori pubblici di Venezia dal 2000 al 2005

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La «cricca» conosceva le attività della magistratura prima che fossero presi provvedimenti. Riusciva a sapere se gli inquirenti stavano avviando accertamenti o meno sulle loro imprese o se avevano intenzione di mettere le mani sugli appalti dei grandi appalti. E a dimostrazione di questo, gli inquirenti hanno depositato nell'ufficio del giudice per le indagini preliminari fiorentino una serie di interrogatori e intercettazioni che avvalorerebbero la loro ipotesi accusatoria. Tra queste, l'interrogatorio dell'ingegner Patrizio Cuccioletta, sentito l'8 marzo scorso dagli investigatori riguardo a una serie di conversazioni registrate mentre parlava con alcuni dei personaggi coinvolti nell'inchiesta.   A Cuccioletta, provveditore alle Opere pubbliche per il Trentino Alto Adige e Veneto e presidente del magistrato alle Acque di Venezia dal primo ottobre 2008, vengono lette, durante l'interrogatorio, alcune intercettazioni registrate nel corso delle indagini mentre parlava con l'indagato Fabio De Santis, e delle quali gli inquirenti gli hanno chiesto chiarimenti. Era il 6 luglio del 2009 quando l'ingegnere parlava con De Santis riguardo i lavori per i Mondiali del Nuoto: «È tutto fermo Fabiè ...per ovvi motivi ...tu aspetta la fine dei Mondiali e poi te la senti la uallera ...stavo parlando con Marco Corsini l'altro giorno ..mo poi ...la cosa brutta per lui è che si stanno a scaglià tutti contro Claudio (Rinaldi ndr.) il quale già ha riferito perché ...a chi rispondeva ...capito? ..l'ho capito perfettamente da come mi diceva Marco Corsini». Proprio in riferimento a questa intercettazione, gli inquirenti hanno chiesto all'ingegner Cuccioletta qual era il senso di quelle parole. «Marco Corsini, in quanto assessore all'Urbanistica del Comune di Roma - ha risposto l'8 marzo scorso agli investigatori - mi aveva confidato che alla fine dei campionati del Mondo di Nuoto sarebbero emersi tutti gli aspetti riguardanti gli abusi connessi alla realizzazione di alberghi e strutture presso i circoli privati, fra i quali il circolo Aniene».  

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