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Silvio e Veronica vicini all'accordo

Silvio Berlusconi e Veronica Lario

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Cinque ore. Esattamente quanto era durata la prima udienza, lo scorso 31 gennaio. Ma stavolta potrebbe esserci la svolta. Davanti al giudice della nona sezione civile del tribunale di Milano Gloria Servetti, Silvio Berlusconi e Veronica Lario potrebbero infatti aver trovato un accordo sulla separazione. Per ora si tratta di una voce, ma fonti legali confermano che i coniugi sarebbero «vicini ad un accordo». Difficile capire i termini dell'intesa. Anche perché la distanza tra i due sembrava incolmabile. Veronica, infatti, chiedeva circa 3 milioni e mezzo di euro di assegno mensile. Cifra considerata «esorbitante» dal premier che aveva rilanciato con 200mila euro, trattabili fino a 300mila, oltre a villa Belvedere, la residenza di Macherio dove da anni risiede la Lario. A parziale conferma che la situazione potrebbe essersi sbloccata c'è però un dettaglio. Sia a marzo che lo scorso 24 aprile, la seconda udienza della causa era stata annullata a causa degli impegni del presidente del Consiglio. Ieri, al contrario, il premier, complice anche la crisi greca, ha rinunciato al suo viaggio in Russia e, poco dopo le 16, ha varcato il portone del Palazzo di Giustizia. E così potrebbe presto chiudersi quello che, negli ultimi due anni, è stato forse il «fronte» più delicato per Berlusconi. Sicuramente quello su cui l'attenzione dei media si è concentrata con maggiore insistenza. La storia tra Silvio e Veronica, almeno così recitano le biografie autorizzate, inizia nel 1980. Lui è già un imprenditore affermato, lei un'attrice in scena al teatro Manzoni con il «Magnifico Cornuto». All'inizio il rapporto è quasi clandestino anche perché Berlusconi è ancora sposato con Carla dall'Oglio, da cui ha avuto i figli Marina e Pier Silvio. Il divorzio arriverà solo nel 1985. Nel frattempo il Cavaliere ha già avuto una figlia da Veronica (Barbara nel 1984). In seguito arriveranno Eleonora (1986) e Luigi (1988). Ma i due si sposeranno solo il 14 dicembre del 1990. Nel 1994 Berlusconi scende in politica. Intervistata da Paris Match Veronica definisce il marito con un solo aggettivo: «irresistibile». Ma lentamente il rapporto tra i due sembra incrinarsi. La Lario, anche per preservare i figli dai riflettori della politica, si chiude in isolamento a Macherio. Al contrario il premier accentua il suo protagonismo. Nel 2002, durante una conferenza stampa con il premier danese Rasmussen, fa esplicito riferimento alle voci di un flirt tra la moglie e il filosofo Massimo Cacciari. Nel 2006, a sorpresa, Silvio organizza una festa per il cinquantesimo compleanno di Veronica a Marrakesh dove si traveste da berbero. Il 31 gennaio 2007 il primo strappo: la Lario scrive a Repubblica chiedendo «pubbliche scuse» per alcune affermazioni rivolte ad altre donne. Il Cavaliere risponde con una lettera. Nel 2009 la rottura definitiva. A far scattare la scintilla la candidature di alcune «showgirl» alle elezioni europee ma anche la visita a sorpresa del marito a Casoria per il compleanno di Noemi Letizia. E il 2 maggio 2009 l'annuncio: «Voglio il divorzio».

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