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«Ho lavorato onestamente»

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DiegoAnemone, l'imprenditore della «cricca», ha lasciato ieri, dopo tre mesi di detenzione, il carcere di Rieti ed è tornato in libertà. Così come Mauro Della Giovampaola, uno dei funzionari pubblici che operavano all'interno della Struttura di missione relativa al vertice del G8. Restano invece in carcere, nonostante sia terminata la custodia cautelare, l'ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci e dell'ex sovrintendente alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis. Per loro, infatti, i pm di Firenze hanno ottenuto il processo con il rito immediato per l'appalto dei lavori per la scuola marescialli. «Ho sempre lavorato onestamente, con tenacia, senza risparmiarmi e nel massimo rispetto di tutti i miei collaboratori - ha detto il costruttore romano -. Lavorerò sodo per far emergere la verità rispetto alle vicende delle quali mi si accusa ingiustamente e le carte processuali lo dimostreranno». Anemone non ha dubbi che il «corretto operato della Magistratura», ripristinerà la sua «dignità e quella della mia famiglia». Quindi ha parlato del periodo strascorso in carcere: «L'aria libera dopo alcune ore di procedure, notifica di atti processuali e dichiarazioni da rendere mi ha sconvolto e reso come un automa. Poi la realtà, gli affetti più cari e le notizie. Sono grato a chi mi ha consigliato di non leggere i giornali durante gli ultimi tre mesi. Mi accorgo di essere stato infamato e diffamato. «Ho vissuto un periodo molto doloroso - ha aggiunto - soprattutto pensando alla mia famiglia e ai miei bambini. Sono grato e ringrazio pubblicamente tutto il personale penitenziario che ha avuto garbo e umanità e mi ha alleviato i momenti più duri di questa esperienza agghiacciante».

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