Un ambulante salva New York
VIDEO - Il presunto attentatore
A New York torna l'incubo-terrorismo e il fallito attentato con un'autobomba a Times Square fa dichiarare al sindaco Michael Bloomberg: «Siamo stati fortunati, forse è stata evitata una strage». Così, nove anni dopo le stragi dell'11 settembre, a New York la piazza crocevia del mondo frequentata ogni anno da 40 milioni di persone, è stata evacuata per un potente ordigno. Il fallito attentato a Times Square rappresenta secondo la Casa Bianca un fatto «estremamente grave». Ed è arrivata subito la rivendicazione - tenuta in scarsa considerazione - da Tehrik-e-Taliban, gruppo di talabani pachistani per vendicare la morte di Abu Ayuub al Masri, il capo di al Qaida in Iraq e di altri «martiri musulmani». Dentro il furgone Nissan Pathfinder parcheggiato malamente sulla 45esima Strada - davanti al teatro di «Lion King» e alla sede di Viacom che produce il controverso cartone animato South Park minacciato nei giorni scorsi da estremisti islamici - c'erano infatti tutti gli ingredienti per un ordigno artigianale che esplodendo avrebbe provocato «una palla di fuoco»: propano, benzina, fili elettrici, fuochi artificiali legati attorno alle taniche, due orologi a batteria. Informato l'altra notte, Obama ha elogiato la reazione rapida della polizia mettendo a disposizione delle autorità di New York le risorse dell'amministrazione. Ma torniamo a Times Square, evacuata per ore dopo che alle 18,30 un venditore ambulante di magliette, Lance Orten, aveva dato l'allarme vedendo del fumo che usciva dalla Nissan con la targa del Connecticut falsa. Memore della campagna della polizia «Se vedi qualcosa di sospetto, dillo subito», Lance aveva chiamato un agente a cavallo e questi, annusando l'auto, aveva sentito odore di esplosivo. Polizia e Fbi hanno aperto la caccia all'attentatore: in un video di sorveglianza si vede un uomo che scappa dalla Nissan fumante: sarebbe un bianco sulla quarantina. C'è da dire che venerdì scorso, a Brooklyn, erano stati arrestati due insospettabili «colletti bianchi» in realtà legati nello Yemen ad Al Qaida. Infine, da segnalare che un piccolo ordigno rudimentale è stato trovato ieri lungo il percorso della maratona di Pittsburgh costringendo a deviarne il tragitto.