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Legionari di Cristo commissariati

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Saràquesta la prima mossa della Santa Sede per far partire la «rifondazione» della Congregazione fondata da Marcial Maciel, come emerso da un comunicato diramato al termine dei due giorni di riunione dei cinque visitatori apostolici della Legione coi cardinali Bertone, Rodè e Levada (a capo di Segreteria di Stato, Congregazione degli Istituti di Vita Consacrata ed ex Sant'Uffizio). Maciel è definito un «uomo senza scrupoli», dai comportamenti «gravissimi e obiettivamente immorali» che si configurano «come veri e propri delitti». Ma «di tale vita era all'oscuro gran parte dei Legionari», e questo perché Maciel «abilmente aveva saputo crearsi alibi, ottenere fiducia, confidenza e silenzio dai circostanti e rafforzare il proprio ruolo di fondatore carismatico». Il commissario dovrebbe essere il cardinal José Saraiva Martins, chiamato a rifondare la Legione, ridefinendone il «carisma missionario», rivedendo il modo in cui nella Congregazione è esercitata l'autorità, e allo stesso tempo «preservare l'entusiasmo della fede per i giovani». I vertici della Congregazione formalmente dichiarano «obbedienza» alle decisioni di Benedetto XVI, ma sono pronti a fare resistenza, cercando l'appoggio della Congregazione nel periodo di attesa della nomina del commissario straordinario. And. Gag.

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