I turisti italiani pensavano a un vip
«Pensavamoche ci fosse un politico o qualche attore», ha detto Valeria Nobilini, di Fano, a New York in vacanza. Come la maggior parte dei turisti bloccati fuori da Times Square anche Valeria sulle prime non ha capito cosa stesse succedendo. «Stavo andando con un'amica verso la 42ma strada a prendere la metropolitana, erano più o meno le 20: «Vicino a Ticketmaster, il centro dove si comprano i biglietti per i teatri, abbiamo visto che c'era tanta gente, ma non ci siamo meravigliate più di tanto perché di solito Times Square è affollata ed era anche una bella giornatà.v C'erano i poliziotti a cavallo e la strada transennata». Panico? «Niente. Anzi tante persone continuavano a cercare di comprare i biglietti per gli show a Broadway, anche se dopo un po' le forze dell'ordine hanno cominciato a innervosirsi perché la gente incalzava. A quel punto abbiamo pensato che era meglio andar via. Abbiamo saputo della bomba con un sms inviatoci dall'Italia». Giuseppe Fusco, romano, 30 anni, anche lui a New York come turista, era arrivato nella piazza più o meno nel momento in cui è stato trovato il Suv imbottito di esplosivo. «Stavo andando al Regal Theater a vedere un film - ha raccontato - ho visto che la strada era affollata ed era quasi impossibile attraversare. Ho notato che tra la 42ma e la 46ma c'erano le transenne, ho visto la polizia a cavallo, ma anche tanti turisti scattare foto. Poi ho ricevuto due sms da due amici che mi dicevano che stavano evacuando la zona per un allarme bomba. Sono rimasto lo stesso tra la folla per circa un'ora. Non c'era panico e verso le 20,30 è sembrato che tutto fosse tornato alla normalità. Io sono andato tranquillamente al cinema». Il Consolato generale d'Italia ha fatto sapere di non aver ricevuto nessuna richiesta di aiuto da parte di connazionali.