Fini: Italo dimissionato senza ragione
"È evidente che l'onorevole Italo Bocchino sia stato dimissionato senza che ce ne fossero le ragioni. Ha la mia solidarietà perchè non mi risulta che avesse fatto male il suo lavoro". Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, commenta così le dimissioni del vicecapogruppo del Pdl a Montecitorio. MA NON È UNA DITTATURA - Durante un incontro sull'inormazione a Varese, alla domanda posta da una studentessa dell'Università degli Studi dell'Insubria se dietro le dimissioni di Bocchino non leggesse una mancanza di libertà di espressione, Fini ha affermato: "Ieri Bocchino ha potuto esprimere la sua posizione. Attenzione a non far credere che ci sia una dittatura", ha ammonito, "perchè non corrisponde alla verità e non mi riferisco al dibattito interno al Pdl". "Quando si parla di dittatura, di stato di polizia", ha sostenuto, "non si ha la possibilità di dirlo". AVVERSARI E NEMICI - La terza carica dello Stato ha poi lanciato un "invito" a "non avvelenare ancora le coscienze e a non seminare l'odio, a non dar vita a una stagione che l'Italia ha già vissuto". "Quando si comincia a distillare l'odio e seminarlo nella società non ci si meravigli se attecchisce", ha avvertito, precisando pero, che in questo momento in Italia "siamo lontani" dal clima degli anni di piombo". Il pericolo, a suo dire, viene dal trasformare l'avversario in nemico. "Se si trasforma l'avversario in nemico", ha spiegato, "l'odio che allora si esprimeva col mitra, fuoriesce dall'altra parte". Secondo Fini, "la logica dell'avversario è tipica della democrazia, la logica del nemico, delle ideologie". ALEMANNO: NESSUNA EPURAZIONE - Opinioni diverse sulle dimissioni di Bocchino quelle di Fini e del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Stamani, a margine per le celebrazioni dei 60 anni della Cisl, il primo cittadino ha dichiarato: "Quelle di Italo Bocchino sono state dimissioni e non sono d'accordo con le accuse di epurazione". "Chiaramente possono esserci momenti di amarezza - ha detto Alemanno - e quindi bisogna essere comprensivi: anzitutto riconoscendo a Bocchino il fatto che si è assunto l'onere di fare un passo indietro per rasserenare il clima all'interno del partito. Essere critici rispetto alle sue dichiarazioni - ha cocluso il sindaco - mi sembra obiettivamente ingeneroso".