Gruppo Pdl, Bocchino annuncia: "Mi candido alla presidenza"
Prosegue il dibattito interno al Pdl all'indomani dell'incontro alla Camera della componente del partito che fa capo a Gianfranco Fini. Ieri il presidente di Montecitorio ha espresso una posizione piu' morbida rispetto al durissimo scontro in direzione di giovedì scorso con Silvio Berlusconi: "La lealtà nei confronti del governo e la permanenza nella maggioranza e nell'esecutivo sono fuori discussione", ha detto ai suoi il co-fondatore del Pdl. Ma oggi la polemica si sposta sui vertici del gruppo alla Camera, dopo la richiesta di dimissioni avanzate dalla maggioranza al finiano Italo Bocchino. Oggi ha annunciato che si candiderà alla presidenza del gruppo del Pdl della Camera sfidando Fabrizio Cicchitto "per dare la possibilità alla minoranza di contare le proprie forze e conseguentemente di rivendicare gli spazi corrispondenti al suo peso". Lo scrive il vicepresidente vicario dei deputati del Pdl, dimissionario, in una lettera al presidente Cicchitto. LA LETTERA - Questo il testo integrale della lettera inviata da Bocchino a Cicchitto: "Caro Fabrizio dopo quanto accaduto in direzione nazionale credo sia opportuno favorire un chiarimento all'interno del gruppo parlamentare anche al fine di accogliere la richiesta di mie dimissioni reiteratamente avanzata dal presidente Berlusconi attraverso te e a mezzo stampa. Ti comunico pertanto - prosegue il deputato finiano - che è mia intenzione avviare il percorso che porterà alla formalizzazione di queste dimissioni nell'assemblea del gruppo che dovremo convocare per eleggere i nuovi vertici. Il regolamento, infatti, lega il destino del presidente al vicario (simul stabunt simul cadent) ed è inevitabile il ricorso all'assemblea, cosa assai utile anche per favorire l'espressione democratica dei colleghi deputati e per dare la possibilità alla minoranza di contare le proprie forze. Prima di convocare congiuntamente l'assemblea del gruppo - aggiunge Bocchino - ti prego di favorire un mio incontro con il presidente Berlusconi anche alla presenza del coordinatore Verdini affinché si possa dare vita ad un chiarimento politico che faciliti il difficile percorso che il gruppo dovrà fare. Visto il rapporto che ci lega ho il dovere di comunicarti che all'assemblea del gruppo presenterà la mia candidatura a presidente contrapposta alla tua o a quella di altri. Ciò non per distanza politica o personale da te ma per consentire alla minoranza di esercitare il suo ruolo, di verificare le sue forze e conseguentemente di rivendicare gli spazi corrispondenti al suo peso". MENIA - "Se per davvero l'onorevole Bocchino, vice capogruppo dimissionario del Pdl alla Camera, intende candidarsi a presidente dello stesso gruppo per consentire alla minoranza di esercitare il suo ruolo, allora lo farò anch'io. Non so quale consenso egli pensi di avere, ma non ha certo il mio né quello di molti che con lealtà seguono Fini e con altrettanta lealtà sostengono il governo Berlusconi e non si prestano al gioco delle tre carte". Lo ha dichiarato Roberto Menia, sottosegretario di Stato all'Ambiente.