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Bocchino prepara le dimissioni

Italo Bocchino

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Il finiano lascia l'incarico di vicecapogruppo del Pdl alla Camera. Ad annunciarlo è stato lo stesso deputato al Corriere della Sera. In un colloquio con il quotidiano, Bocchino ha spiegato di avere già scritto la sua lettera di dimissioni. «È la lettera con cui mi dimetto da vicecapogruppo alla Camera», ha spiegato, «la consegnerò a Fabrizio Cicchitto, che è il capogruppo, e a lui chiederò di organizzare un incontro con il coordinatore Denis Verdini e con Silvio Berlusconi». «Con loro, mi piacerebbe avere una discussione politica», ha aggiunto, «pronto il giorno dopo, se necessario, a presentarmi all'assemblea del gruppo». Amedeo Laboccetta, deputato napoletano del PdL vicino a Fini, ha scritto una lettera infuocata a Bocchino accusandolo di aver svolto negli ultimi mesi «un'azione destabilizzante nel nostro gruppo parlamentare, e conseguentemente nel partito. Sorvolo, per carità di Patria, sullo spettacolo penoso offerto agli italiani nella trasmissione televisiva, che ti ha visto protagonista di una squallida e ripetuta aggressione nei confronti del vice presidente della Camera, l'amico Maurizio Lupi». Laboccetta rimprovera a Bocchino di aver pronunciato frasi con tono e atteggiamento «sprezzante e violento, a giudizio di tutti, che rappresentano una caduta di stile per un uomo che è cresciuto nel partito della Destra italiana, che non ha precedenti né‚ giustificazioni». Gianfranco Fini non è intervenuto nella diatriba ma si è limitato a dire: «Bocchino ha detto se il problema sono io... Ma davvero oggi bisogna che il presidente vicario del Gruppo alla Camera del Pdl metta la sua testa? Per che cosa? Non è un problema di liste di epurazione, è un problema di contenuti politici».

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