Gianfranco Fini come Nancy Pelosi, la Speaker della House, che coniuga «il ruolo di presidente della Camera con quello di politico impegnato attivamente nel dibattito interno».
Guardiamosempre agli Stati Uniti, giustamente, come Nazione guida in fatto di democrazia e libertà. Dall'altra sponda dell'Atlantico potrebbe arrivare il modello per coniugare, anche in Italia, il ruolo di Presidente della Camera con quello di politico impegnato attivamente nel dibattito interno». Un articolo che ha rischiato di accendere le polveri nel già difficilissimo equilibrio nei rapporti tra finiani e supporter di Berlusconi. Immediata la reazione di Daniele Capezzone, portavoce del Pdl. «Il commento-editoriale di Generazione Italia è un vero e proprio autogol da parte dei finiani, per tre ragioni». La prima: «Qui non si tratta di innovare rispetto a una «prassi», come scrive sbrigativamente Generazione Italia, ma di rispettare la Costituzione della Repubblica». La seconda: «I sostenitori di Fini non possono definirlo "super partes" a intermittenza. In alcune circostanze, infatti, i finiani sembrano avvertire questa esigenza: e allora ecco il disimpegno in campagna elettorale o la mancata presenza a Piazza San Giovanni. In altre circostanze, invece, l'esigenza non viene più sentita e allora ecco gli interventi tutti politici in polemica con il Premier, con il Governo, e con la vastissima maggioranza del partito». Infine la terza: «Per stare all'esempio americano, Nancy Pelosi si è impegnata per portare a casa la riforma voluta da Obama, non certo per picconarla». Così, per l'ennesima volta, un pezzo scritto sul sito web di un'associazione o di una fondazione vicina al presidente della Camera ha scosso gli animi all'interno del Pdl come si capisce dalle dichiarazioni di un Berlusconiano doc com'è il vicecapogruppo del Pdl Osvaldo Napoli: «Fini è in confusione totale: Pelosi è grande elettrice di Obama e soccorre l'amministrazione ogni qualvolta è indifficoltà nel congresso. Esattamente l'opposto di Fini, pronto a soccorrere l'opposizione ogni qualvolta le cose vanno lisce per l'esecutivo».