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Caffè e politica al bar "Fini sembra del Pd"

Tra gli elettori di destra dilagano delusione e incertezza

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Ha vinto Berlusconi il «duello» con Fini, che piace all'elettorato di centrosinistra tanto che qualcuno si spinge ad ipotizzare per il presidente della Camera un futuro come nuovo leader del Partito Democratico. Nei bar della Capitale, tra una battuta sulla Roma che stasera si gioca un'altra partita decisiva per lo scudetto e una sull'Inter e sull'eterno contestato giocatore Balotelli, il «duello» Berlusconi-Fini alla direzione nazionale andato in onda appena tre giorni fa in televisione, scalda ancora gli animi dei romani. Schierati i più col premer Berlusconi «che ancora una volta non ha tradito le aspettative – spiega Carlo, 70 anni intento a giocare una partita a tresette al tavolino di un bar di Boccea – e ha "schiacciato" Fini facendogli capire che non c'è posto per i traditori». La parola «traditore» ricorre spesso nei commenti della gente quando si chiede di commentare la vicenda Fini-Berlusconi. «Ho sempre pensato che Fini fosse un uomo e un politico in gamba – dice Maria Vittoria, 65 anni mentre sorseggia un aperitivo – ma questa volta mi ha deluso. Dire quelle cose davanti a tutti, facendo passare Berlusconi per quello che non è, cioè un uomo poco democratico e liberale. Assurdo e soprattutto sleale». «Se Fini non è d'accordo con la linea del partito che ha aiutato a fondare – incalza il marito di Maria Vittoria, Angelo – fa bene a dirlo, ma poi che se ne vada e sia coerente con le sue idee. Se no quello sfogo non ha senso e nasconde soltanto la paura di essere scalzato dalla Lega». «In effetti il problema della Lega c'è – è il commento di Mario, 42 anni - Bossi dice spesso cose che secondo me neanche Berlusconi condivide. Ma Fini il premier lo ha preso forse per uno sciocco? Silvio non si fa fregare e conosce bene i suoi alleati e i suoi amici, stesse attento Fini a non fare il passo più lungo della gamba, non è nuovo ad uscite del genere anche in passato, ma poi alla prova dei fatti sta sempre nel Pdl». Pochi i numeri di chi sostiene il presidente della Camera, secondo Antonio, 54 anni: «Una decina di finiani contro oltre 170 che appoggiano Berlusconi mi sembra un suicidio da parte di Fini. Non è in questione dire ciò che si pensa, in questo Fini fa bene, ma di come dirlo e come lo ha fatto lui è sintomo di nervosismo e di insofferenza, che tradisce a mio parere il vero obiettivo che è quello di diventare futuro leader del Pdl». Chi ha votato centrodestra alle Regionali ha un pensiero molto chiaro sulla vicenda: «I problemi di un partito si lavano in casa – lamenta Vittorio, 72 anni – Fini quelle cose che ha detto all'assemblea del Pdl le poteva dire a Berlusconi in privato e poi quella litigata così plateale con il presidente della Camera che punta il dito in tono minaccioso, si alza dalla sedia, urla, davvero una scena poco edificante per il partito dell'amore. Berlusconi è stato un signore a rispondere in quel modo». «Quello che mi fa pensare – è il parere di Giovanni, 38 anni – è che dopo quella scenata Fini si sia preparato mi pare un paio di incontri in tv la prossima settimana, quando non si è fatto vedere neanche una volta durante la campagna elettorale. E per dire cosa? Secondo me sta pensando ad un colpaccio contro Berlusconi». Parole di elogio sul presidente della Camera dall'elettorato di centrosinistra. «Finalmente qualcuno che parla contro il "sovrano" – si sfoga Mimma, sostenitrice del Pd – a Berlusconi ha bruciato e credo che ora partirà l'offensiva. Ma Fini è stato coraggioso». «Fini ha detto cose che secondo me pensano anche molti che si dichiarano vicini al premier ma che non hanno il coraggio di dire – sentenzia Walter – non ho capito però bene cosa ha intenzione di fare». «Quasi quasi lo vedo bene come futuro leader del Pd – dice Silvia, che è sempre stata di centrosinistra ma non è andata a votare a queste Regionali – con il caos che regna dall'altra parte, forse uno che parla così chiaro e che a volte mi pare anche vicino con le sue idee politiche al Pd, ci starebbe bene e cambierebbe un po' gli scenari politici».

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