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Miliardi in fumo per l'effetto cenere

Auto coperte dalla cenere scaturita dal vulcano islandese

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Funerali di Stato? No, una partita a golf. Persino Obama è rimasto vittima della nube vulcanica, che gli ha impedito di recarsi domenica scorsa ai funerali del Presidente Lech Kaczynski in Polonia, facendolo restare sul campo di golf della base militare di Andrews. Anche per Hillary Clinton annullata la visita in Finlandia, fissata mercoledì. I problemi però sono di ben più grave portata per tutta l'economia mondiale. Un nuovo «11 settembre», com'è stato rievocato da Almunia a Bruxelles. «Date le circostanze straordinarie, pensiamo di reagire come reagimmo l'11 settembre», ha detto il Commissario UE. «Se gli Stati membri decideranno di aiutare le compagnie tramite aiuti di Stato, faremo in modo di renderlo possibile». Ma le parole non bastano dinanzi a numeri tanto inquietanti: 750mila i passeggeri abbandonati negli aeroporti, 250 milioni di dollari le perdite giornaliere per le compagnie aeree, con 17-23 milioni di euro di danni per British Airways, 35 milioni per Air France, 29 milioni per Sas. Così ha fatto sapere la Iata, l'associazione che riunisce tutte le compagnie mondiali e che si è detta «delusa» dalla risposta data alla crisi. Un «pasticcio europeo» per il direttore generale e Ceo dell'Associazione internazionale del trasporto aereo Gianni Bisignani: «inaccettabile» la gestione della crisi scatenata dalla nube di polveri dell'eruzione del vulcano in Islanda. «È un motivo di imbarazzo per l'Europa nel mondo», ha dichiarato. I governi infatti avrebbero preso decisioni «senza analisi dei rischi, senza consultazioni, senza coordinamento e senza leadership», soprattutto senza basarsi «sulla situazione reale». «In questi casi negli Stati Uniti si mandano degli aerei-test», si compiono prove e si stabiliscono eventuali corridoi sicuri. «L'Europa invece ha basato le decisioni di chiudere lo spazio aereo su un modello teorico». Invece, secondo la Iata, le valutazioni di rischio avrebbero potuto aiutare a riaprire almeno qualche corridoio per i voli. «Siamo i primi a dire che non bisogna volare quando non è sicuro», ha concluso Bisignani parlando a nome delle 230 compagnie aeree dell'Associazione. Ma le decisioni devono essere fondate su elementi certi e in Europa non sarebbero stati usati gli «strumenti adeguati». Bisignani i fatti ha cercato di capirli: «Con fatica abbiamo convinto le amministrazioni civili ad autorizzare aerei nostri, non attrezzati, a volare in queste aree» obiettivo, valutare a terra tipo e livello di ceneri. Risultato? «In molte aree queste non c'erano».   E le analisi dei test effettuati - ha fatto sapere British Airways - indicano «che le restrizioni a tappeto non sono necessarie». Crisi che si aggiunge a crisi: secondo il Ceo di Air France, l'Europa rischia fino a 500mila posti. Bruxelles però si difende: prima di tutto, per la Presidenza Ue, c'è la sicurezza dei cittadini. Messaggio ripreso anche dal Presidente del sindacato nazionale francese dei controllori aerei, Stephane Durand: «Non penso che si possa parlare di eccesso di precauzione. Ci rendiamo contro che le misure di sicurezza non sono per forza adeguate in modo completo alle aspirazioni economiche o sociali, ma la misura di sicurezza è stata adottata su scala europea». Intanto la Borsa crolla, con perdite in business di miliardi di dollari per tutta l'economia europea. Per Air France-KLM -2,85% rispetto a venerdì, Iberia a -2,65% e Lufthansa a -2,63%, col pesante ribasso della low cost Ryanair, che ha ceduto il 3,3% e che, dall'inizio, ha perso il 7,3%. Senza contare gli esborsi economici dei passeggeri, a caccia di ogni mezzo, per quanto costoso, pur di tornare a casa. Il Regno Unito ha addirittura mobilitato la Marina per riportare a casa i suoi cittadini. E in Italia già si inizia a piangere. Da Venezia parte l'allarme: "Stiamo registrando una pioggia di disdette di gran lunga maggiori rispetto al proseguo forzato del soggiorno dei turisti negli hotel", ha detto Vittorio Bonacini, presidente dell'Associazione veneziana albergatori. «Un calcolo della perdita di fatturato potrà essere stilato solo nel fine settimana». Chi i conti li ha già fatti è la Toscana: 3,8 milioni di euro al giorno di danni, meno 11.000 passeggeri a Pisa e meno 4.500 a Firenze. Drammatico il quadro di Federalberghi-Confturismo: 80 milioni di euro la perdita stimata per gli alberghi. Oggi però si dovrebbe riprendere gradualmente a volare: così ha assicurato il commissario Ue ai Trasporti Siim Kallas al termine del Consiglio straordinario dei Ministri dei Trasporti Ue.  

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