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Gli ex di An firmano il contro-documento

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Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri

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{{IMG_SX}}"Il Pdl rappresenta una scelta giusta ed irreversibile. Vogliamo contribuire ulteriormente a rafforzare il Pdl restando all'interno del partito. Non bisogna però sottovalutare i problemi politici e organizzativi che il partito deve affrontare". È questa l'indicazione contenuta nel documento sottoscritto da circa 75 parlamentari del Pdl provenienti dalle fila di Alleanza Nazionale. Tra questi gli ex colonnelli Gianni Alemanno, Maurizio Gasparri, Ignazio La Russa, Alterno Matteoli, più il ministro Giorgia Meloni, a lungo a capo dell'organizzazione giovanile di An. IL DOCUMENTO - "Il progetto del Popolo della Libertà - si legge nel documento sottoscritto dagli ex An "non finiani" - contribuisce in maniera decisiva alla costruzione di una democrazia bipolare, nella quale le istanze e i valori del centrodestra hanno raccolto la maggioranza dei consensi degli italiani. Alla netta affermazione alle elezioni politiche del 2008, hanno fatto seguito le vittorie alle regionali in Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Sardegna nonchè le ultime elezioni regionali e significative affermazioni nelle città e nelle province. Risultati che rappresentano un chiaro giudizio positivo sul Governo guidato da Silvio Berlusconi. Pertanto, in ogni caso siamo fermamente convinti che il Pdl rappresenti una scelta giusta ed irreversibile. Vogliamo contribuire ulteriormente a rafforzare il Pdl restando all'interno del partito. Questo non significa ignorare i problemi politici e organizzativi che il Pdl deve affrontare procedendo nella sua strada, e le stesse osservazioni avanzate dal Presidente della Camera Gianfranco Fini che debbono ovviamente essere oggetto di corretta valutazione. Quindi, per difendere e rafforzare l'unità del Popolo della Libertà, è necessario dare luogo ad un costante, libero, proficuo confronto di idee, che si basi sul regolare e sempre più frequente incontro degli organi statutari del partito e dei Gruppi parlamentari. Lì le idee e i progetti si devono confrontare per attuare, integrare e aggiornare il programma elettorale e le decisioni politiche scaturite dal congresso di fondazione".

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