Minacce al legale del Vaticano
Illegale, che guida un team di tre persone in uno studio dall'indirizzo segreto situato nei pressi del campus dell'Università di Berkeley (in California), ha detto in una intervista all'AP, ripresa dai media americani, che le minacce lo hanno costretto a ricorrere ad una serie di misure di sicurezza, come quella di non farsi fotografare. Lena, che ha 51 anni, ha detto di essere preoccupato soprattutto per la sicurezza della moglie e del figlio. La scelta di Lena, titolare di un piccolo studio, per il delicato incarico di difendere il Vaticano nelle cause scaturite negli Stati Uniti dallo scandalo dei preti pedofili ha stupito molti esperti legali. Ma Lena aveva una serie di vantaggi, oltre a quello di parlare bene l'italiano (ha studiato legge per un anno all'Università di Milano e insegnato a Torino). Tanto per cominciare Lena aveva già stabilito un rapporto con la Santa Sede difendendo la banca vaticana, lo Ior, dall'accusa di avere accettato milioni di dollari di beni saccheggiati dai nazisti alle vittime dell'Olocausto. Lena, figlio di un immigrato italiano di seconda generazione, è cresciuto in una famiglia cattolica. Ma sottolinea che nessuno in Vaticano gli ha mai fatto domande sul suo orientamento religioso. È cresciuto ed ha studiato in California. Si è laureato in legge all'Università della California, a Santa Cruz. Ed ha completato un Dottorato in Storia a Berkeley. Lena sostiene che papa Benedetto XVI ha fatto più di chiunque altro per combattere la piaga degli abusi sessuali nella Chiesa. «È importante che la gente sappia che Benedetto XVI comprende quello che è accaduto e che il suo cuore è profondamente commosso», ha sottolineato l'avvocato Lena nella sua intervista.