Che si tratti di «bufala» o di realtà, di complotto o verità questo verrà accertato, ma una cosa è certa, tutta la vicenda che ha visto implicata Emergency e il suo fondatore Gino Strada, ha alimentato un duro dibattito politico in Italia.
Ètriste vedere tanta ambiguità di fronte al terrorismo. Purtroppo Strada non ha imitatori o controfigure e quello che fa suscita molti dubbi». Critiche immediatamente respinte al mittente dal fondatore dell'associazione: «Non è pensabile che un Parlamentare possa dire cose simili». E poi ironiza: «Avete preso un abbaglio quello che ha parlato non è Gasparri ma Neri Marcorè» Ancora più duro nei confronti del governo è Paolo Ferrero, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra: «È ignobile che il governo italiano continui a tenersi l'elmetto in testa anzichè adoperarsi per il rilascio immediato di chi opera per la pace e la difesa della vita umana». Mentre il portavoce nazionale dell'Idv, Leoluca Orlando, lancia un appello al governo: «Non resti inattivo e si adoperi immediatamente per consentire l'accertamento dei fatti che sono stati imputati ai medici di Emergency. Questo è il modo migliore per aiutare chi opera su quei territori con enormi difficoltà. Dello stesso avviso, ma partendo da una posizione diversa, è il sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica: «Il governo italiano deve accertare la verità, mi auguro che la verità dia ragione a Strada, ma ho delle perplessità. È la seconda volta che Emergency finisce nel mirino delle autorità afghane. La prima volta fu durante il rapimento del giornalista di Repubblica, Daniele Mastrogiacomo, quando ci furono molti commenti sull'operazione di mediazione di Gino Strada. È un secondo incidente che deve far riflettere Gino Strada e la sua organizzazione: forse da umanitario fa un po' troppa politica». Infine duro anche l'attacco del senatore del Pdl Vincenzo Fasano, componente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, contro Fabio Fazio e la trasmissione di Raitre, Che tempo che fa, che ieri sera aveva ospitato Strada: «Grave che Raitre sia diventata Tele-Talebani. Peggio ancora della vecchia Tele Kabul».