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Almeno 20 deputati per un nuovo gruppo

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Perquanto riguarda la Camera, la norma che stabilisce la formazione di un gruppo è formulata nell'articolo 14 del regolamento (Capo III) che recita: «Per costituire un Gruppo parlamentare occorre un numero minimo di venti deputati», ma l'ufficio di Presidenza «può autorizzare la costituzione di un Gruppo con meno di venti iscritti purché questo rappresenti un partito organizzato nel Paese che abbia presentato, con il medesimo contrassegno, in almeno venti collegi, proprie liste di candidati, le quali abbiano ottenuto almeno un quoziente in un collegio e una cifra elettorale nazionale di almeno trecentomila voti di lista validi». Per i finiani è necessario avere comunque un numero maggiore a 20 parlamentari. Il gruppo parlamentare dei finiani non dovrebbe avere nessun problema di strutture e di mezzi a disposizione. Lo si evince dall'articolo 15, comma 3, che stabilisce quanto segue: «Il Presidente della Camera assicura ai Gruppi parlamentari, per l'esplicazione delle loro funzioni, la disponibilità di locali e attrezzature e assegna contributi a carico del bilancio della Camera, tenendo presenti le esigenze di base comuni ad ogni Gruppo e la consistenza numerica dei Gruppi stessi». Sarà quindi lo stesso Gianfranco Fini a stabilire la dotazione e i mezzi del «suo» gruppo parlamentare secondo criteri oggettivi. Sarà la prima volta nella storia della Costituzione italiana che sorge però un simile conflitto di interessi visto che sarà proprio il leader del gruppo a stabilire le dotazioni dei «suoi» parlamentari. Il numero dei parlamentari di gruppo si dimezza al Senato in base all'articolo 14, comma 4. In base a questo articolo «ciascun Gruppo dev'essere composto da almeno dieci Senatori». All'articolo 15, comma 3, il Regolamento del Senato autorizza esplicitamente «Nuovi Gruppi parlamentari» che «possono costituirsi nel corso della legislatura». L'articolo 16 del Regolamento del Senato stabilisce che «ai Gruppi parlamentari, per l'esplicazione delle loro funzioni, è assicurata la disponibilità di locali e attrezzature e vengono versati contributi a carico del bilancio del Senato, differenziati in relazione alla consistenza numerica dei Gruppi stessi». Fare una proiezione su questi dati è impossibile perché non si sa ancora quanti saranno i parlamentari di questo ipotetico gruppo. Le risorse che andranno a questo gruppo saranno tolte in proporzione al gruppo parlamentare del Popolo delle libertà in base al numero dei parlamentari che andranno via. Il bilancio della Camera (Doc. VIII) stabilisce il monte dei contributi che spettano a tutti i gruppi parlamentari, ma non indica la ripartizione per i singoli gruppi parlamentari. Il costo di tutti i gruppi parlamentari è di 35 milioni di euro nel bilancio previsionale per il 2010 dell'assemblea.

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