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«Neppure i suoi lo capiscono»

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«Finiinvece di assumere atteggiamenti disfattisti, decida di darsi da fare per iniziare veramente a far parte di questa alleanza». La senatrice leghista Rossana Boldi, presidente della Commissione sulle politiche dell'Unione europea, ha le idee chiare sul presidente della Camera tanto che non perde l'occasione per ricordargli che «la sua elezione è stata voluta da questa maggioranza e se ritiene di non farvi più parte dovrebbe andarsene». Senatrice perché Fini ce l'ha così tanto con la Lega? «Non riesco a capirlo. Non è vero che Berlusconi è piegato alla Lega e basta guardare quello che accade: noi stiamo chiedendo solo quello che era il programma con cui ci siamo presentati agli elettori nel 2008». Però avete chiesto che il prossimo premier sia un leghista. Questo non c'era nel programma. «Bossi ieri ha rettificato dicendo che "siamo troppo giovani". Però, se anche fosse, perché un partito come il nostro che ha molto consenso, non potrebbe avanzarne la richiesta?» Forse perché rappresentereste solo il Nord? «La correggo. Noi rappresentiamo ormai il Centro-nord. Ma non si preoccupi, non siamo interessati alla carica di premier. Non per questo però escludiamo a priori l'ipotetica possibilità di pensarci?». Il presidente Schifani ha detto che senza coesione si deve andare al voto. Che cosa ne pensa? «Mi sembrano parole dettate dall'esasperazione ma che hanno sicuramente un fondo di verità. Io, però, faccio un'altra considerazione. Questa maggioranza ha superato le Regionali incrementando i consensi. Un segnale che i cittadini vogliono che governiamo e che facciamo le riforme. Non ci perdonerebbero mai una crisi di governo». E se accadesse? «Se ci obbligassero ad andare al voto, non saremo di certo noi ad essere puniti. Ma ripeto, questo non deve succedere. Mi sembrerebbe assurdo per questioni personali e di leadership buttare a mare una legislatura che può essere quella della svolta». Alle Regionali avete stravinto e tanti elettori ex An sembrano avervi preferito al Pdl. Che questo sia un ulteriore elemento di screzio tra voi e Fini? «Credo che l'elettorato della ex An in questo momento non capisca più dove vuole arrivare Fini. Gli darei un consiglio: al posto di arrabbiarsi con noi faccia "mea culpa"». Ale. Ber.

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