Silvio in prima fila sul nucleare
Due giorni fitti di incontri e contenuti. Quaranta i capi di Stato presenti, argomento sul tavolo, unico. Berlusconi arriverà questa mattina a Washington per il vertice mondiale sulla sicurezza nucleare, convocato dal presidente americano Barack Obama. Non solo. Ma oggi pomeriggio, ci sarà un bilaterale tra Berlusconi e il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, altro piatto forte della due giorni. Un appuntamento questo che riporta il presidente del Consiglio sulla scena internazionale con un tema che l'inquilino di Palazzo Chigi sente particolarmente "suo", come ha testimoniato anche la soddisfazione espressa per la firma del nuovo Trattato Start tra il Presidente Usa, Obama, e quello russo, Medvedev. Il premier atterrerà all'aeroporto militare della capitale Usa nel pomeriggio, e prima della cena di apertura del vertice ha in programma un colloquio con il leader brasiliano. Berlusconi sarebbe dovuto andare a Brasilia all'inizio di marzo, una visita poi slittata per ragioni di agenda. Oltre che di una serie di accordi economici (tra cui probabilmente uno per la vendita di navi alla marina brasiliana), Berlusconi e Lula discuteranno probabilmente anche del caso di Cesare Battisti, l'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo (Pac) condannato in Italia a due ergastoli per quattro omicidi avvenuti negli anni '70 e per il quale il governo italiano chiede l'estradizione dal Brasile. Oltre al bilaterale, il Cavaliere interverrà alla sessione plenaria del summit domattina, ribadendo che l'Italia sposa in pieno la "linea Obama" sulla denuclearizzazione militare. Al centro degli incubi della comunità internazionale resta il dossier nucleare iraniano e il pressing di Obama sui partner internazionali - a cominciare dalla recalcitrante Cina - sarà incentrato sull'adozione di ulteriori sanzioni nei confronti di Teheran: anche su questo, le posizioni del governo italiano sono perfettamente allineate con quelle dell'alleato americano. Mentre la Casa Bianca ha cercato di minimizzare la portata del forfait all'ultima ora del premier israeliano Benyamin Netanyahu, non vi sono dubbi sull'importanza della decisione del presidente cinese Hu Jintao di partecipare al summit di Washington, nonostante le recenti tensioni tra i due paesi, cogliendo così anche l'opportunità di un delicato faccia a faccia con Obama. Al vertice saranno presenti anche il presidente russo Dmitri Medvedev, il francese Nicolas Sarkozy, e la cancelliera tedesca Angela Merkel, ma non sono previsti per il momento incontri bilaterali con il presidente statunitense. Tutto il summit sarà centrato sulle misure di sicurezza, nazionali e internazionali, che possono essere adottate per combattere la minaccia del terrorismo nucleare.