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Il Cda respinge le dimissioni di D'Ubaldo

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Ieriil Cda ha respinto le dimissioni del presidente Pd Lucio D'Ubaldo, che non ha partecipato alla votazione. Strada verso la presidenza sbarrata dunque per Domenico Gramazio, senatore Pdl e membro del Cda designato alla successione. Il consiglio di amministrazione tornerà a riunirsi domani, ma se la situazione dovesse rimanere in una fase di stallo sarebbe possibile anche il commissariamento dell'Asp da parte del neopresidente della Regione Renata Polverini, che potrebbe nominare proprio lo stesso Gramazio. «Si conferma la funzionalità pleno iure dell'organo politico amministrativo dell'Agenzia di Sanità Pubblica. Alla sostituzione del Presidente dimissionario si è preferita la formula della continuità, in attesa dell'insediamento della Presidenza, della Giunta e del Consiglio regionale», fanno sapere da Laziosanità, che ricorda coma «la correttezza della procedura adottata lascia impregiudicata ogni successiva valutazione politica in ordine agli indirizzi sul futuro dell'Agenzia». «Loro hanno vinto, io mi sono dimesso, ho fatto una proposta che è logica. Non è detto che debba essere accettata ma non voglio che mi si faccia passare per un ubriaco. Potrei restare fino a dicembre quando scade il mandato, ma non ha senso - ribadisce dal canto suo D'Ubaldo - Voglio dare seguito alla riscontrata domanda di chiarezza e stabilità attraverso la rapida verifica delle soluzioni meglio corrispondenti, a seguito delle elezioni, al nuovo quadro politico ed istituzionali della Regione». «Ora vedrò la Polverini e la informerò di tutto», il laconico commento di Gramazio. «Quando avrò poteri deciderò», la risposta della Polverini. Dan. Dim.

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