La Polverini va all'attacco: "Nulle le nomine illegittime"
Renata Polverini passa al contrattacco. Mentre si moltiplicano le notizie su concorsi e nomine in extremis alla Regione Lazio la governatrice avverte: «Renderò trasparenti tutti gli atti di questa giunta, che ancora non ha capito che è andata a casa». «Stiamo controllando tutto quello che è stato fatto e negli ultimi due mesi e settimane hanno fatto di tutto: appalti, nomine e stipendi scandalosi - prosegue - Che si fermino perché ne renderanno conto. Gli atti che consideriamo illegittimi saranno impugnati, come al solito ci stanno sottovalutando». Insomma il centrosinistra è avvertito e, soprattutto, è avvertito il presidente reggente della Regione Lazio Esterino Montino. Contro cui si scagliano i consiglieri regionali Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita appena approdati alla Pisana, eletti nella lista Bonino-Pannella. «Le nomine e gli incarichi assegnati in questi ultimi giorni dal Presidente reggente della Regione Lazio Esterino Montino e che si leggono sulle cronache di molti giornali - attaccano - rappresentano, per come descritti, modalità di conduzione amministrativa opposte a quelle che, come radicali della Lista Bonino Pannella, avremmo voluto applicare al governo della Regione Lazio». «Non vengano associati dunque, dagli esponenti del centrodestra, il nome di Emma Bonino e quello dei Radicali a queste pratiche effettuate - concludono - in zona Cesarini, che sono costume tipico della partitocrazia italiana, di destra e di sinistra, indistintamente». Immediata la replica del diretto interessato: «Le dichiarazioni rilasciate da Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita, i due neoletti consiglieri regionali della Lista Bonino-Pannella, rappresentano la quintessenza del pregiudizio che si nutre di informazioni infondate e non verificate. Questo tipo di atteggiamento segnala una sudditanza culturale. Prima di parlare, i due esponenti radicali, dovrebbero attenersi alla buona regola di informarsi. Com'è noto a tutti il sottoscritto non ha fatto alcuna nomina dell'ultim'ora». «E se a tale riguardo posso capire il veleno politico della Polverini che ancora non ha compreso che la campagna elettorale è finita e che è giunto il momento di dimostrare capacità di governo - aggiunge - mi risulta meno comprensibile il comportamento dei due ed il loro prestarsi a megafono delle strampalate accuse dei vincitori. Sfido chiunque a trovare una nomina, una procedura o un atto illegittimi nell'operato dell'attuale Giunta regionale. Dai Berardo e Rossodivita mi aspetto scuse altrimenti cominciamo veramente male». Ma i due alleati di Montino non hanno alcuna intenzione di scusarsi. Almeno nell'immediato. «Leggiamo il comunicato piccato di Montino con il quale ci intima di presentare le nostre scuse rispetto a nomine dell'ultima ora, raccontate dai giornali e che lui nega di aver fatto - replicano -. Qualora fosse vero quanto dice Montino, che cioè non ha fatto nomine dell'ultima ora, consideri presentate le nostre scuse, anche se non comprendiamo perché non reagisca rispetto a notizie di stampa che dice essere false ed infondate. Ma qualora fosse vero che sono state fatte nomine dell'ultima ora, che noi abbiamo definito partitocratiche, estranee alla cultura Radicale, non ci sono scuse da presentare ai Montino di sinistra o di destra che siano».