Riforme, Fini: "E' opportuno guardare al modello francese"

«Sono tra coloro che ritiene opportuno guardare a Parigi». Lo ha dichiarato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenendo a Roma al convegno promosso da FareFuturo sul modello semipresidenziale francese. Tuttavia, Fini ha voluto sottolineare come la «discussione pubblica» sulle riforme in Italia sia «viziata da una certa stanchezza culturale e da non pochi pregiudizi di carattere politico». Nel suo «inciso polemico», Fini ha voluto inoltre far presente che da noi si parla troppo spesso in modo «superficiale» del modello francese, mentre il confronto «tra la nostra realtà e quella francese è proficuo solo se condotto in modo scientifico, rigoroso e corretto». Nel prendere come riferimento il modello francese per l'Italia, occorre quindi considerare non solo «i poteri e il sistema d'elezione del presidente della Repubblica», ma «anche contestualmente il riordino del Parlamento, delle sue modalità di elezione (cioè, la legge elettorale, perchè non si può ragionare del modello francese prescindendo dalla legge elettorale)».  «In estrema sintesi - ha concluso Fini - la V Repubblica può essere un modello per l'Italia, ma solo nella piena consapevolezza che un'adozione del modello francese non organica e di sistema, ma parziale o peggio ancora amputata di alcuni suoi fondamentali meccanismi di equilibrio e di garanzia, rischierebbe di non rispondere positivamente alle reali necessità del nostro Paese».