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Abusi a Roma, Vallini nel mirino

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Stavoltasotto i riflettori c'è il vicario del Papa per la Diocesi di Roma, Agostino Vallini. La vicenda risale ad alcuni anni fa. Don Marco Agostini, morto suicida a Roma nell'agosto 2006 mentre era agli arresti domiciliari, era stato arrestato il 5 aprile dello stesso anno dagli agenti della polizia di Roma che avevano fatto luce su una storia di violenze e soprusi che il sacerdote avrebbe inflitto a bambini e adolescenti in tutte le parrocchie dove aveva esercitato. Don Marco, appartenente alla congregazione dei padri Oblati, era finito in manette con l'accusa di pedofilia e violenze sessuali continuate e aggravate. L'arresto era stato eseguito ad Assisi, dove il sacerdote era stato trasferito nel 2002, dopo essere stato a Torvaianica. E, secondo una vittima, quel trasferimento arrivò quando Vallini (al tempo vescovo di Albano), evitando di denunciarlo, era già a conoscenza della vicenda. Pronta la difesa del cardinale che precisa che Don Marco Agostini, «non appartenente al clero diocesano», «fu immediatamente sospeso 'a divinis' e ne fu chiesto al legittimo superiore l'immediato trasferimento ad altra sede, senza l'esercizio del ministero». Ma il legale di alcune delle famiglie degli "abusati", l'avvocato Alberto Romano, sta valutando «la possibilità di un'azione civile autonoma nei confronti della Curia di Albano, dove all'epoca dei fatti era a capo l'attuale cardinale vicario Agostino Vallini. All'epoca la Curia non ha fatto nulla per impedire gli abusi per cui è responsabile civile e deve risarcire i danni morali alle vittime di don Marco».

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