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A Bari altre otto pazienti in lista per l'aborto chimico

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Loha reso noto Vitangelo Dattoli,direttore generale dell'azienda policlinico di Bari. Intanto il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella è tornata sulle dimissioni anticipate delle pazienti che assumono la RU486, senza attendere i tre giorni prescritti dal protocollo: «Devono essere scoraggiate» ha detto Roccella. Commentando così la decisione della donna di Bari di firmare le dimissioni e uscire dall'ospedale subito dopo aver assunto la pillola abortiva. Un fenomeno «da arginare assolutamente, perché la pillola abortiva è piu' rischiosa dell'aborto chirurgico, e presenta gli stessi rischi solo se assunta in regime di ricovero ordinario, come stabilito da tre pareri del Consiglio Superiore di Sanità». «Abbiamo chiesto alle Regioni - sottolinea Roccella - di esprimersi sui pareri del Css, vogliamo che i governatori ci dicano se pensano che il Css abbia detto fesserie o che é opportuno il ricovero ordinario. Serve un'assunzione di responsabilità, e anche i medici devono informare correttamente le pazienti sui rischi che corrono uscendo prima». Dal canto suo, il ministero «farà quanto prima le linee guida che sottoporremo alla Stato-Regioni, e avvieremo un percorso di monitoraggio per verificare cosa avviene nelle Regioni sulla Ru486».

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