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La provincia incalza Renata

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Lagiunta regionale sta lentamente prendendo forma. Ci vorrà ancora un po' di tempo. Ma già oggi Renata Polverini sa che nel momento in cui comincerà a mettere le mani pasta, a lavorare sul serio, non potrà prescindere da un elemento: ascoltare le richieste che, numerose, arriveranno dalle quattro province laziali. In fondo è lì che la neogovernatrice del Lazio ha costruito il suo successo. È grazie ai voti degli elettori di Rieti, Latina, Frosinone e Viterbo che è riuscita a colmare il gap di 81.342 voti di Roma e provincia (114.587 nella Capitale). I dati parlano chiaro: +16.722 a Viterbo, +10.159 a Rieti, +57.320 a Frosinone e, dulcis in fundo, +74.773 a Latina. Insomma, un vero e proprio trionfo. Che ora peserà e non poco nel lavoro da fare. Anzitutto è praticamente certo che quattro assessorati verranno affidati ad altrettanti esponenti del centrodestra laziale. Uno per ogni provincia. E poi c'è l'agenda delle priorità. In cima c'è sicuramente il tema infrastrutturale. Dalla possibilità di spostare il secondo areoporto del Lazio a Viterbo alle strade che collegano i capoluoghi di provincia con la Capitale. Fino al trasporto su ferro, vero punto debole della mobilità regionale. E poi il turismo, gli investimenti in ricerca e innovazione, l'agroalimentare, il sistema sanitario. L'agenda insomma è ricca, come spiegano a Il Tempo quattro big delle province laziali: l'eurodeputato frusinate Alfredo Pallone, il sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo, l'ex primo cittadino di Rieti e neoeletto consigliere regionale Antonio Cicchetti, e il sindaco di Viterbo e deputato del Pdl Giulio Marini.

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