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Napolitano: la stessa coesione per affrontare le sfide del Paese

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Ilpresidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a un anno dal terremoto de L'Aquila, sottolinea lo spirito di unità con il quale tutta l'Italia ha affrontato quei terribili giorni. «Un anno fa la terra d'Abruzzo è stata colpita dal devastante terremoto che si è abbattuto su L'Aquila e sulle zone circostanti. Una tragedia che ha provocato pesanti, inconsolabili lutti e gravi sofferenze, queste ultime non ancora pienamente superate, alla popolazione, e che ha nello stesso tempo procurato danni ingenti al tessuto urbano e al prezioso patrimonio culturale e artistico di un territorio di antica civiltà». Ma proprio durante quei giorni di grande difficoltà e di fronte «a quei drammatici eventi, l'Italia ha saputo unirsi». Napolitano ha ricordato «l'azione di soccorso e di assistenza che ha visto la mobilitazione rapida ed efficace di tutti i soggetti istituzionali e del mondo del volontariato». Quindi ha sottolineato «la grande intesa e sinergia che si è venuta a stabilire a tutti i livelli: corpi militari, vigili del fuoco, autorità regionali e locali, con la piena assunzione di responsabilità operative e di coordinamento da parte del Dipartimento della Protezione Civile efficacemente diretto». Nel messaggio rivolto alla popolazione colpita, Napolitano non ricorda soltanto quei drammatici giorni ma guarda anche alle difficoltà che ancora colpiscono la popolazione. Il Capo dello Stato auspica che «l'impegno di partecipe solidarietà manifestatosi in occasione del terremoto possa ancora sorreggere lo sforzo di ricostruzione del centro storico de L'Aquila e possa più in generale costituire un esempio per affrontare, con lo stesso spirito di forte coesione istituzionale e sociale, le sfide che il Paese è chiamato ad affrontare nell'attuale difficile fase economica interna e internazionale».

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