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I candidati di Forza Italia vincono nelle province

fazzone

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Renata Polverini ha costruito la sua vittoria nelle province laziali. I dati parlano chiaro. Ed è su questi numeri che l'anima ex Forza Italia del Pdl punta per cercare di riequilibrare il rapporto con gli ex An che, sommando gli eletti, «controllano» di fatto il nuovo consiglio regionale. Il discorso è un po' complicato, ma efficace: senza il lavoro dei candidati azzurri e senza la discesa in campo di Silvio Berlusconi non ce l'avremmo fatta. Quindi sbaglia di grosso chi sogna, facendo leva sulla vittoria della Polverini, di stravolgere i rapporti di forza. In fondo, spiegano a via dell'Umiltà, basta fare due conti. Nella città di Roma la differenza di voti tra Emma Bonino e la candidata del centrodestra è stata di -114.587, che scende a -81.324 se si prende in considerazione la provincia.  E si tratta dell'unico segno meno in tutta la Regione. Certo, era anche l'unica circoscrizione in cui la lista del Pdl non correva, ma è proprio per questo che, secondo gli ex FI, i dati delle province hanno un significato particolare. Soprattutto quelli di Frosinone e Latina, le realtà più popolose, dove i candidati provenienti dalle file azzurre erano in maggioranza e hanno fatto incetta di voti. E dove Polverini ha ottenuto i risultati migliori (60.36% a Frosinone, 63.29% a Latina), staccando l'avversaria di 57.320 e di 74.773 voti. Latina città, poi, è stato il capoluogo dove si è registrata la maggior differenza: +20.685. Ma è anche la città dove correva il consigliere più votato del Lazio: Claudio Fazzone con 28.817 preferenze. Guarda caso un ex Forza Italia. Discorso a parte per Frosinone dove il più votato è risultato Franco Fiorito (ex An con 26.217 preferenze), ma i quattro candidati restanti, a cominciare da Mario Abruzzese (secondo con 22.553), provenivano tutti da via dell'Umiltà. E se a Rieti ha fatto la differenza la discesa in campo dell'ex sindaco della città ed ex An Antonio Cicchetti (13.946 preferenze contro le 3.631 dell'ex forzista Michele Pasquale Nicolai), a Viterbo l'azzurro Francesco Battistoni l'ha spuntata su Giancarlo Gabbianelli (ex An) per poco più di 600 preferenze. In ogni caso, fanno notare i forzisti, la provincia reatina è quella meno popolosa ed è anche quella in cui si è registrata la peggiore performance positiva (+3.645 voti in città, +10.159 in provincia). Insomma, calcolatrice alla mano, nelle quattro province del Lazio, i candidati provenienti da Forza Italia hanno raccolto 98mila preferenze. Cioè più dello scarto di voti che Polverini ha fatto registrare a Roma e provincia. Di contro gli ex An si sono fermati a 79mila preferenze. Certo, le attenuanti non mancano. E la lista Polverini ha fatto registrare un ottimo risultato eleggendo, nella circoscrizione della Capitale, 15 consiglieri di cui 9 «adottati» da esponenti aennini (oltre 130mila preferenze totali). Proprio per questo gli ex Forza Italia si limitano a chiedere un riequilibrio. Non una resa dei conti, ma la possibilità di non essere spettatori nel Lazio che verrà.

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