Blitz della Polverini al S. Camillo «Voglio parlare con i malati»
L'effettosorpresa, questa volta, non ha provocato il «fuggi fuggi generale» di camici bianchi e dirigenti del quale si era lamentata. Infatti il blitz che ieri pomeriggio il presidente in pectore della Regione Lazio ha fatto nell'azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini è stato accolto con grande entusiasmo dal personale sanitario. «Chissà perchè...» ha commentato la Polverini. Neanche ieri, però, ha incontrato il dirigente generale Luigi Macchitella. «Ho chiesto di lui, mi hanno detto che non c'è. Forse sarà in ferie». Durante la campagna elettorale la visita della candidata del Centrodestra era finita nelle polemiche. Anche in quell'occasione non c'era il dg ad accoglierla e trovò l'aula magna deserta. Si contrariò molto la Polverini: «Credo che Macchitella si sia attivato per evitare una mia visita». E il diretto interessato si scusò: «Nessuno mi ha invitato, era una iniziativa di partito. Sarei stato disponibile se mi avessero fatto sapere qualcosa». Polverini così, ieri, è tornata sui suoi passi. Tutta un'altra storia. Se a febbraio aveva «visto soltanto i corridoi» nel tour di ieri «deciso all'ultimo minuto» ha potuto visitare reparti (tra cui Medicina generale, Maternità, Ginecologia e Pronto soccorso), incontrare e parlare con i malati perché «non c'è nessun modo migliore di questo per dare le risposte che i cittadini si aspettano e che noi abbiamo il dovere di dare». Dunque il piano sanità è operativo, l'era Polverini è già iniziata. Punto primo: «Oggi volevo vedere i malati» e sentire dalla loro voce cosa va e cosa non va. «Mi hanno confermato che c'è un'altissima professionalità: mi hanno parlato molto bene dei medici e degli infermieri. Purtroppo c'è un'esigenza di posti letto. A Medicina generale - ha riferito Polverini - ho incontrato una signora in corridoio in una situazione di disagio da qualche giorno. Maternità invece è un reparto bellissimo, ho visto tante famiglie gioiose». Il neo presidente non si fermerà con il tour a Circonvallazione Gianicolense: «Voglio essere presente, voglio continuare a raccogliere le preoccupazioni dei malati e degli operatori della sanità. Per questo continuerò a visitare gli ospedali del territorio come ho fatto oggi al San Camillo». Ieri è andato pure alla centrale operativa del 118. «Ho tutta l'intenzione - ha spiegato - di occuparmi personalmente non solo di ripianare il deficit e di riorganizzare la sanità ma anche del rapporto diretto con i malati e con gli operatori». E poi ha aggiunto: «Stiamo ragionando su una modalità per raccogliere, non solo nelle sedi istituzionali, tutte le segnalazioni dei cittadini, anche sulla sanità». Altri malati l'hanno potuta avvicinare nel piazzale dell'ospedale. L'incontro le ha confermato che la strada intrapresa è quella giusta. Un cardiopatico da cinque anni in lista d'attesa a Tor Vergata le ha augurato «di riuscire a fare pulizia». «Se ho vinto questa campagna elettorale - ha risposto Polverini - possiamo fare questo e altro». Strette di mano, congratulazioni, auguri di Pasqua: una signora ha urlato: «La gente crede molto in te». «E io sto qua» le ha risposto il presidente con un sorriso.