Miracolo! Ecco i mistici del Cav
Il Pdl ha fatto il colpaccio: ha vinto tutto. Dato per asfittico, semicomatoso dai soliti osservatori politici che descrivono la realtà che gli piacerebbe e non quella che è, si è dimostrato una compagine politica compatta, ben organizzata e... con un capo irresistibile. Berlusconi, dopo il vittorione alle regionali, si sta ammantando di un'aura di invincibilità. C'è già chi invoca il sovrannaturale. «È stato un miracolo ottenuto grazie alla tenacia della Polverini e a Berlusconi che ci ha messo la faccia - dice tutto infervorato Donato Robilotta, consigliere regionale uscente del Pdl - Questo significa che Berlusconi vince anche senza il Pdl». Convinta dei «poteri divini» del Cav anche la deputata del centrodestra Barbara Saltamartini: «Il Pdl a Roma conferma di essere in ottima salute, essendo riuscito nel miracolo di trasferire in pochissimi giorni una mole imponente di consensi sulla lista della propria candidata». E accanto ai «santi» per la Saltamartini ci sono anche i «satanassi»: «Il Pd, invece - ha aggiunto la bella Barbara - continua ad arrancare sempre più stretto nell'abbraccio soffocante ed inquietante con Antonio Di Pietro». Tanto più appaiono impossibili le missioni tanto maggiore è l'ammirazione per chi le porta a termine e Silvio Berlusconi, per molti, è ormai in odore di santità. O quanto meno a un passo dal trono. Altro che Emanuele Filiberto. Almeno per Gianfranco Rotondi: «Il risultato di queste elezioni regionali è un premio al governo oltre ogni previsione. Dopo aver portato la Polverini alla vittoria senza lista Silvio è l'ottavo re di Roma», dichiara il ministro per l'Attuazione del Programma di Governo. E trova subito chi lo rintuzza. L'opposizione, non potendo negare l'abilità politica del premier, accampa pretestuose quanto dubbie notizie di carattere storico. «Ricordo a Rotondi che l'ottavo Re di Roma, riconosciuto ormai anche dalla migliore storiografia, è Paulo Roberto Falcao - ruggisce Orazio Licandro, dirigente dei Comunisti italiani - E da tempo Francesco Totti si è guadagnato la nomination per diventare il nono. Al massimo Berlusconi potrebbe chiedere le primarie e sfidare il campione della Roma». Ma forse a Francesco non conviene: il Cav ha dimostrato che quando ha la palla al piede può dare del filo da torcere a tutti. E la prima a dichiarare a gran voce che la vittoria nel Lazio è un «miracolo» di «santo» Silvio Berlusconi è proprio lei, Renata Polverini, la neoeletta governatore del Lazio. «La partecipazione del Presidente Berlusconi - ha dichiarato più volte - è stata determinante, perché si è speso in prima persona, proprio in assenza della lista del Pdl a Roma». Ma l'ammirazione per i poteri di Silvio va ben oltre il Raccordo anulare: per Roberto Formigoni, rieletto fresco fresco alla guida della Lombardia «nel 2013, a fine legislatura, il candidato alla presidenza del Consiglio per il centrodestra sarà... ancora Silvio Berlusconi. E vincerà», assicura. La mistica berlusconiana, a seconda di chi ne è illuminato, assume caratteristiche diverse: per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, il cavaliere diventa un... vero cavaliere dell'antica Inghilterra. «Abbiamo vinto - esulta Bonaiuti - Il presidente Berlusconi ha preso in mano la situazione e con il suo solito coraggio da leone è entrato in campo in prima persona, ha assunto su di sé il carico dell'impresa e ha dato la zampata decisiva». Insomma... Silvio Cuor di Leone. Decisamente meno poetico nei suoi apprezzamenti Ignazio La Russa, il suo commento ha toni militareschi, naturalmente, visto che viene dal ministro della Difesa: «A Milano il Pdl consegue il miglior risultato della Lombardia e si conferma largamente il primo partito della coalizione. Col suo leader Berlusconi vince la battaglia più insidiosa, tutta interna al centrodestra, visto che qui la sinistra non è pervenuta. Anche qui il referendum pro o contro Berlusconi è stato vinto in maniera nettissima dal presidente del Consiglio, come del resto in ogni parte d'Italia». Insomma Silvio santo subito. Il più famoso «pupazzaro» dei presepi napoletani, Genny Di Virgilio, dopo la vittoria del centrodestra in Campania ha cominciato ad impastare la creta per creare le statuine del nuovo governatore Caldoro e del Cav. Chissà dove finirà Silvio. Magari tra il bue e l'asinello.