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Puglia, è Nichi l'unico leader del Pd

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Nichi Vendola

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È Nichi l'unico leader del Pd È il vero leader del centrosinistra, l'unico che, come Gengis Khan, ha messo a tacere gli avversari che aveva in casa, ha battuto i nemici esterni e avanza senza rallentare il passo. Nichi Vendola ha riconquistato la Puglia e non solo. Sinistra Ecologia e Libertà, la coalizione «made in Nichi», conserva sostanzialmente i risultati delle Europee, mentre tutto il resto della sinistra «tradizionale» arranca con difficoltà. Questo vuol dire che Nicola Vendola, barese, 52 anni, di formazione cattolica e con il fazzoletto rosso al collo dall'adolescenza, non è solo alla guida della sua regione, ma sta anche scalando quel che resta della piramide Pd. E perché piramide lo vedremo tra un attimo. Nichi l'aveva detto proprio a noi de «Il Tempo», che nel dna di certo non abbiamo geni rossi, che tutto l'impiantone progressista andava ricostruito. «Basta con le mummie del centrosinistra», aveva affermato nell'intervista di una dozzina di giorni fa. «Dalle nostre parti - ha dichiarato allora - si è sempre litigato troppo. Ma andiamo oltre i luoghi comuni: ci siamo divisi perché non abbiamo mai discusso su nulla. Ora è iniziato un nuovo corso. C'è un cantiere aperto che pone le basi per l'alternativa a Berlusconi. L'obiettivo è un percorso nel quale le diversità siano intese come una ricchezza. Il centrosinistra - ha aggiunto - non ha bisogno di mummie, ma di corpi viventi. E soprattutto di dirigenti che abbiano voglia di mettersi in gioco». È molto più del programma di un politico regionale, è un'idea, ancora un po' in fasce, per un futuro nazionale. Un programma che prevede di sfrattare le «mummie rosse» dalla loro, appunto, piramide. Nichi da diplomatico ha detto che con Massimo D'Alema non c'è mai stata un vero contrasto: «Non eravamo in guerra - ha spiegato sempre nell'intervista a «Il Tempo» - e non c'è oggi una nuova pace. C'erano divergenze, poi superate: è il tempo della solidarietà assoluta per far vincere il centrosinistra». Ma quando si è sentito chiedere se per il futuro progettava un ingresso nel Pd, Nichi ha risposto: «I democratici potrebbero confluire in Sinistra e Libertà». E alla luce dei risultati di ieri questa non sembra più una battuta. Ma una dichiarazione di guerra alle mummie. «I dati confermano che in Puglia vi è un laboratorio di buona politica - ha detto ieri Vendola, scorrendo le prime cifre della sua vittoria - un'esperienza che fa la differenza nel Mezzogiorno. I risultati preoccupanti di Campania e Calabria vengono riequilibrati dalla Basilicata e dalla Puglia. Eravamo un'anomalia, restiamo un'anomalia», ha detto il governatore uscente della Puglia, che è anche quello entrante. «I voti per me, che superano quelli della coalizione sono un'indicazione per il centrosinistra - ha aggiunto - relativamente non tanto a un problema personale, quanto alla qualità dell'offerta politica. C'è bisogno di alternativa». «La Puglia - ha spiegato ancora - non è assimilabile a uno stereotipo negativo di un Mezzogiorno, tutto cooptato in un cono d'ombra fatto di malaffare e di cose negative. È un Mezzogiorno in piedi e che orgogliosamente rivendica le proprie eccellenze, i propri talenti e cerca la strada del proprio futuro. Il laboratorio di buon governo che abbiamo messo in campo in Puglia - ha concluso - viene oggi premiato dal consenso degli elettori». Il direttore de «Il Tempo» Mario Sechi pochi giorni fa aveva scritto che «il panorama politico del Belpaese dopo le elezioni regionali è destinato a cambiare». Una previsione assolutamente azzeccata. La caccia alla mummia è aperta.

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