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Nel look dei politici vince il casual

Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini al seggio per votare

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Sarà la primavera appena cominciata, sarà la giornata di festa, sarà la voglia di distendersi dopo tante tensioni, fatto sta che buona parte dei politici italiani ha scelto un abbigliamento casual per andare a votare. E non c'è stata distinzione tra uomini e donne. Il premier Silvio Berlusconi si è presentato nel seggio elettorale a Milano in giacca scura ma mitigata, da una camicia, anch'essa scura, di una tonalità ovviamente diversa, aperta sul collo. Non gli è stato da meno il suo ministro della difesa, Ignazio La Russa, in maglione scuro, camicia chiara sbottonata, pantaloni beige e, a ricoprire il tutto, un giubbetto da ragazzo in gita in moto. Più tradizionale il senatore Andreotti in cappotto scuro lungo a coprire bene il corpo. Meno formale lo scrittore Andrea Camilleri in impermeabile beige lungo, sopra giacca scura, pantaloni grigi, maglione bordeaux e camicia bianca abbottonata al collo, ma senza senza cravatta. Il leader del Pd, nella sua Piacenza, ha votato in pullover girocollo color carta da zucchero su camicia azzurra a righette. Anche Antonio Di Pietro era in abbigliamento rilassato, anche se scuro: pantaloni grigi, maglione nero e candida camicia. Pierferdinando Casini non è venuto meno alla sua tradizione da week end: jeans azzurro chiaro e camicia 'ton sur ton'. Il tutto reso un pò severo da una giacca scura. E le signore? A giudicare dalle due candidate alla regione Lazio, la diversità non potrebbe essere più marcata: Renata Polverini, nella sezione di San Saba, ha votato in jeans attillati, stretti da cintura alta e borchiata, e camicia bianca "fit". Al contrario, Emma Bonino ha scelto colori sgargianti: giacca rosa carico e immancabile pashmina gialla al collo: una chiazza di colori evidente. Paola Binetti, in giacchetto chiaro con revers ampi.

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