Il video con Piero girato dai carabinieri
Il primo giallo dell'inchiesta sull'affaire Marrazzo è stato risolto: a girare il video a luci rosse all'ex presidente del Lazio Piero Marrazzo nell'abitazione di via Gradoli 96 sono stati i carabinieri Carlo Tagliente e Luciano Simeone. È stato proprio quest'ultimo a confessarlo agli inquirenti. Il carabiniere, interrogato per due ore ieri a Regina Coeli dai pm romani, ha dunque dichiarato di essere entrato nell'abitazione della trans Natalì e di aver ripreso con il cellulare di Tagliente Marrazzo mentre indossava una camicia ed era senza pantaloni. Lo stesso indagato ha però respinto con decisione l'ipotesi che siano stati loro a portare in casa di Natalì la cocaina. «Era già lì quando siamo entrati», ha detto il carabiniere al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e al sostituto Roberto Maria Sabelli. In base all'interrogatorio di Simeone, la droga era stata portata dallo spacciatore delle trans su richiesta di Natalì proprio perché doveva incontrare l'esponente politico, che, a volte, durante gli incontri a luci rosse, consumava sostanza stupefacente. Intanto, il primo indagato per l'omicidio del pusher è arrivato: è Nicola Testini. Adesso però gli inquirenti hanno intenzione di dare un'ulteriore accelerazione all'inchiesta sulla morte di Cafasso. E non è escluso che nei prossimi giorni dalle indagini possano arrivare riscontri tali da convincere la procura a chiedere misure cautelari in carcere nei confronti di chi potrebbe essere coinvolto nell'attività criminale. Nicola Testini, assistito dall'avvocato Valerio Spigarelli, è il militare della Compagnia Trionfale di Roma coinvolto anche nella presunta estorsione all'ex presidente della Regione Lazio Marrazzo insieme ai colleghi Antonio Tamburrino, Carlo Tagliente e Luciano Simeone. Gli investigatori sono adesso a caccia di possibili copie del video girato in via Gradoli il 3 luglio scorso in casa di Natalì. Per ora in mano ai pm c'è un promo di due minuti: il filmato integrale durerebbe 12 minuti. Perquisito anche lo studio dell'avvocato del pusher morto in un albergo in via Salaria. «Se Nicola si trova in questa situazione è per colpa della trans Jennifer che aveva una relazione con lui e lo ha spinto a incastrare Piero Marrazzo». È la versione delle trans di via Due Ponti, riunite ieri pomeriggio per festeggiare il compleanno di una di loro, China. «Jennifer era gelosa che il presidente andasse con altre trans perché era il cliente che pagava meglio - aggiungono - è stata lei a convincere Nicola e gli altri carabinieri a girare il video sul presidente. Jennifer è dispettosa e aveva una storia con Nicola. Aveva già tentato due volte di incastrare Marrazzo dando la soffiata ai carabinieri, ma non erano riusciti a coglierlo sul fatto». Ora i pm vogliono capire dove Testini abbia preso la droga killer consegnata a Cafasso lo scorso settembre. Infine, i legali di Brenda, dopo che Testini è stato indagato per omicidio, spiegano che «cominciano a prendere corpo ipotesi inquietanti e quindi anche quella del possibile omicidio di Brenda».