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Emma, a casa e poi alla radio

Emma Bonino (Foto Pizzi)

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Emma la dolce, Emma la tosta, Emma che non si riposa mai, Emma la stakanovista: per chi la conosce bene la Bonino, candidata del centrosinistra alla poltrona di Governatore della Regione Lazio è tutto questo. E anche altro. Per esempio è determinata, una donna di parola. L'aveva detto: «Non mollerò fino a cinque minuti prima delle tre di lunedì» a far campagna elettorale s'intende, a tirar dalla sua parte gli indecisi e i recalcitranti. Così, ieri pomeriggio, si è presentata davanti ai microfoni di Radio Radicale per una diretta di due ore insieme alla candidata del Piemonte Mercedes Bresso per un filo diretto con gli ascoltatori. Si poteva fare, Radio Radicale è equiparata a una testata di partito e dunque può invitare al voto anche a urne aperte. E lei l'ha fatto. A questo punto ci sono buone possibilità che la Bonino replichi oggi pomeriggio. Lo può fare. E poco importa se la sua decisione è stata fortemente criticata dalla maggioranza: «uno stile arrogante, mentre tutti osservano il silenzio elettorale» si è lamentato il capogruppo della Lega alla Camera e candidato alla presidenza della Regione Piemonte Roberto Cota. Praticamente musica per le orecchie di Emma. Battagliera fin dalle midolla, come il compagno di partito Marco Pannella (il grande dilemma di sempre «Tra i due chi è il burattino di chi?»), abituata a grandi manovre, a grandi cambiamenti. Come quando mollò tutto e si trasferì al Cairo tra le altre cose a studiare l'arabo. Il pallino per le lingue l'ha sempre avuto: quand'era commissario europeo a Bruxelles rispondeva alle domande senza interprete. Parla perfettamente inglese, francese, spagnolo, bene l'arabo. Ma torniamo a questa vigilia elettorale. Una mattinata passata in casa, nella sua «tana» trasteverina, naturalmente a lavorare. Emma è perennemente connessa: dice un candidato della Lista Bonino. «Quando le mando un e-mail, nel giro di tre minuti mi risponde dal suo blackberry». La Bonino è supertecnologica, come tutti i radicali doc. Lo ha fatto vedere in campagna elettorale: siti, mailing ecc, un filo initerrotto con i suoi elettori. Sembra che la Bonino sia stata tra le prime persone, in Italia, ad avere avuto un indirizzo e-mail Rieccoci a ieri: Emma potrebbe aver saltato il pranzo. È quasi una regola per lei che ama solo cenare. Però, ci dicono, è un'ottima cuoca e adora cucinare a casa per i suoi ospiti. La cucina la rilassa (e la gratifica). Andare fuori al ristorante, invece, non le piace. Anche perché dovunque va la riconoscono. Un'altra passione della Bonino è andare a vela. Anche in questo caso, neanche a dirlo, è bravissima. Affronta il mare procelloso con la stessa grinta con cui naviga sulle acque perigliose della politica. Torniamo alla vigilia: la sera, fanno sapere i suoi collaboratori più stretti, Emma potrebbe decidere di andare al cinema, un altro hobby che coltiva quando ha tempo. Ipoteticamente (e scaramanticamente) potrebbe essersi orientata verso l'ultimo film del regista italo-turco Ferzan Ozpetek «Mine vaganti» una commedia su omosessualità e perbenismo. Tanto per sottolineare che lei, le mine vaganti e i colpi bassi in questa campagna elettorale è sempre riuscita a schivarli. Finalmente questa mattina andrà a votarsi: nel suo seggio «naturale» in via Giulia 25, non lontano da casa. Il suo arrivo è previsto intorno alle 10.30. Poi si vedrà, la giornata è lunga, ci saranno altri colpi di scena.  

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