Berlusconi: "Non temo l'astensionismo"
Sprint finale per la campagna elettorale di Silvio Berlusconi nell'ultimo giorno utile prima del silenzio elettorale. L'agenda del Cavaliere è decisamente fitta e il primo appuntamento lo ha visto ospite dalle 15 negli studi di Sky Tg24. PROGETTI PER IL FUTURO: «Ogni regione in più sarà un successo, ma la vera vittoria sarebbe che la maggioranza dei cittadini fosse amministrata da noi» spiega il Capo del governo. «Comunque vada non cambia nulla. Noi abbiamo un mandato di cinque anni». «La nostra prospettiva inevitabile entro la fine della legislatura - prosegue Berlusconi - è quella di attuare la rivoluzione liberale che ha nel suo dna l'abbassamento della pressione fiscale ed in particolare in due direzioni: diminuzione dell'Irap e introduzione del quoziente familiare». ASTENSIONISMO E CAOS LISTE: «Non temo l'astensionismo. - dichiara poi il premier - Ho molta fiducia nel buonsenso degli italiani che tra l'altro vedono tutti i guasti compiuti dalla sinistra». E riguardo le liste prosegue «non c'è stato nessun caos, c'è stata violenza nei confronti dei nostri delegati, violazione della legge da parte di alcuni magistrati e una ingiustizia nei nostri confronti. È allucinante che la sinistra abbia dimostrato totalmente la sua antidemocraticità battendosi affinchè noi restassimo fuori dalle liste». LE VICENDE GIUDIZIARIE: «Io voglio andare in aula, in tribunale a portare la mia difesa, ma i miei avvocati mi dissuadono dicendomi che non mi troverei delle corti, ma plotoni di esecuzione». Sottolinea inoltre il presidente del Consiglio a Sky Tg24 aggiungendo a proposito del processo Mills: «Stamattina mi ha chiamato il mio avvocato, disperato, e mi ha detto che ci hanno negato testimoni della difesa. Io ho giurato sulle persone più care che i fatti che mi attribuiscono non sono veri». IL CASO UDC: «Casini ha avuto un comportamento schizofrenico e si è alleato ora con la destra e ora con la sinistra a seconda delle convenienze locali. Nelle regioni dove si è alleato con il Pdl, ciò è avvenuto - prosegue il premier - contro il mio parere. Io mi sono piegato al volere della maggioranza». Per quanto riguarda dunque il voto, Berlusconi si dice convinto che gli elettori dell'Udc «siano moderati» e che quindi non voteranno il partito di Casini laddove si è alleato con la sinistra. Ma non solo. Il Cavaliere rinnova anche l'invito agli elettori centristi a non votare l'Udc laddove si è presentato da solo perchè «sarebbe un voto sprecato, un favore fatto alla sinistra». IL CONFRONTO EVITATO CON IL LEADER DEL PD: «La sinistra mi offende e calunnia equindi non c'è alcuna possibilità di dialogo. Bersani è un professionista del capovolgimento della realtà - spiega poi Berlusconi esponendo le ragioni del suo rifiuto ad un dibattito televisivo con il leader del Pd - Bisogna avere un minimo di rispetto della verità e da parte loro non esiste proprio: in più ci sono tutte le calunnie nei miei confronti», ha aggiunto. TERMINI IMERESE E LA RAI: Il governo ha diverse offerte per Termini Imerese «e credo che ne usciremo con un incremento dei lavoratori. - va avanti il premier, e riguardo la privatizzazione della Rai spiega - in Europa tutte le democrazie hanno un sistema pubblico. Certo che la Rai è diventata una tv commerciale. Sì, perche la missione del servizio pubblico è quella di informare, formare e poi divertire. Ma la Rai ha invertito questo ordine. Ora prima diverte, poi informa e quando a formar c'è da discutere. - Quindi, conclude - La Rai non può continuare così se vuole che gli italiani paghino il canone».