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Addio Pdl, ecco come si vota nel Lazio

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Gli "orfani" della lista provinciale di Roma del Pdl hanno un avversario in più: l'ignoranza. Non è solo Emma Bonino, infatti, a togliere il sonno alla candidata del centrodestra alla presidenza del Lazio Renata Polverini. La paura all'interno della coalizione è che la maggior parte degli elettori si ritrovi spiazzata non trovando sulla scheda nella Capitale e in provincia il simbolo del partito di maggioranza relativa. Non è un caso che lo slogan coniato per quest'ultima settimana di campagna elettorale dal clan Polverini sia proprio «Vince chi vota». Così come non è un caso che la stessa Polverini ieri abbia spronato gli elettori di centrodestra: «Andate a votare numerosi, in tanti come a San Giovanni». Fare un po' di chiarezza è quindi d'obbligo. Innanzitutto quando si vota. Per l'elezione del nuovo governatore del Lazio, il rinnovo del Consiglio regionale e l'elezione del sindaco nei dieci Comuni della provincia interessati (Albano Laziale, Arcinazzo Romano, Artena, Grottaferrata, Marano Equo, Montelanico, Palombara Sabina, Roiate, Tivoli e Zagarolo) i seggi elettorali saranno aperti domenica 28 marzo dalle 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15. Le operazioni di scrutinio per le regionali avranno inizio lunedì subito dopo la chiusura delle urne. Votare è semplice.  L'elettore, per quanto riguarda le Regionali, ha tre opzioni: 1) votare per una delle liste provinciali, tracciando un segno sil simbolo prescelto: il voto così espresso s'intende attribuito anche a favore della lista regionale e del candidato governatore collegati; 2) esprimere un voto disgiunto, cioè tracciare un segno sul simbolo della lista provinciale preferita e un altro segno sul simbolo della lista regionale non collegata a quella provinciale prescelta o sul nome del suo capolista candidati governatore: in tal caso il voto andrà alla lista provinciale e a quella regionale prescelte anche se non collegate tra loro; 3) esprimere un unico voto per una delle liste regionali e per il suo capolista tracciando un segno sul simbolo o sul nome senza segnare al contempo alcuna lista provinciale. Nel caso in cui l'elettore scelga di votare una lista provinciale può anche esprimere un voto di preferenza per uno dei candidati scrivendo il nome del prescelto. Si può esprimere, in ogni caso, un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale. La scheda per le elezioni regionali ha colore verde. Gli elettori romani riceveranno al seggio solo una scheda. Quelli dei dieci Comuni in cui si vota anche per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale riceveranno anche una scheda azzurra: per i Comuni sopra i 15 mila abitanti valgono le stesse norme dettate per le Regionali. Possono votare tutti i cittadini maggiorenni che godono dei diritti civili e politici. Gli elettori, per poter esercitare il proprio diritto di voto, dovranno esibire presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, oltre a un documento di riconoscimento anche la tessera elettorale personale a carattere permanente. Chi l'ha smarrita può chiederne duplicato agli uffici comunali che saranno aperti da fino a sabato dalle 9 alle 19 e nei giorni di votazione per tutta la durata delle operazioni di voto.

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