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Anm: "Gli attacchi al premier sono un problema del Paese"

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Silvio Berlusconi

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{{IMG_SX}}"Gli insulti e gli attacchi inaccettabili rivolti dal premier Silvio Berlusconi alla magistratura sono ormai un problema dell'intero Paese e delle sue istituzioni e l'Associazione Nazionale Magistrati non si farà trascinare sul terreno di uno scontro politico". Così replica l'Anm alle parole del presidente del Consiglio che, intervenendo telefonicamente a Tele Lombardia, aveva detto: "Io avevo deciso di non partecipare direttamente alla campagna elettorale per le Regionali ma ci sono stato tirato dentro dal comportamento della sinistra e dei suoi Pm". E ancora: "La sua scelta di scendere direttamente nella campagna elettorale è stata determinata dall'opposizione e dalla magistratura che avrebbero spostato i temi elettorali verso falsi scandali come quelli sul suo coinvolgimento con la mafia, le vicende del terremoto in Abruzzo e le intercettazioni. I temi sono stati dettati dalla magistratura - ha aggiunto - e hanno occupato giornali e tv con falsi scandali. Ancora una volta la sinistra è intervenuta con la sua mano giudiziaria". "L'Anm - afferma la Giunta esecutiva - prende atto che, nonostante i numerosi e autorevoli inviti alla moderazione dei toni, il dibattito politico, in occasione della campagna elettorale in corso, continua a essere caratterizzato da inaccettabili insulti e aggressioni nei confronti della magistratura. Gli attacchi a una fondamentale istituzione dello Stato sono diventati talmente gravi e reiterati da non poter essere più affrontati sul piano di una difesa di categoria. Oggi il problema non e' della magistratura, ma dell'intero Paese e delle sue istituzioni". Sullo scontro in atto prende posizione anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni che afferma: "La pace e la guerra si fanno in due. Io ho un ottimo rapporto con la magistratura che si occupa di mafia, ma se ci sono pm che fanno indagini  non avendo le competenze o utilizzando impropriamente del materiale, qualche problema c'é". Il responsabile del Viminale  poi conclude: Certo, serve un rapporto equilibrato tra magistratura e politica - prosegue Maroni - cosa che oggi non c'é. L'unica, per realizzarlo, è fare la riforma del sistema giudiziario". E d'accordo sulla necessità di fare la riforma della Giustizia si è detto anche il leader della Lega Umberto Bossi: "Bisogna ragionare, non e' che seguiamo ciecamente. Ragioniamo sulle cose. Alcune cose, forse, vanno smorzate, comunque le riforme vanno fatte, anche sulla giustizia".

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