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Berlusconi applaude il Papa: "Efficace contro la pedofilia"

Palazzo Chigi

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Un segnale come questo non era mai arrivato. E su un tema così delicato poi, men che meno. Il tutto mentre la questione pedofilia sta creando più di qualche agitazione all'interno del Vaticano, rimbalzando da un confine all'altro. Berlusconi elogia Benedetto XVI, per «la risposta straordinariamente efficace» che sta dando rispetto ad una situazione così complicata. Un messaggio messo nero su bianco, chiaro ed incisivo, un elogio che il presidente del Consiglio fa al Pontefice da parte di tutto il governo italiano e che arriva nel giorno in cui anche la Conferenza episcopale italiana scende in campo in modo netto sullo stesso tema. Quasi a dimostrare come da parte dell'intero mondo ecclesiale arrivi la netta condanna a questo fenomeno. La nota del premier viene diffusa all'ora di pranzo e tra le fila dell'opposizione scattano i commenti, alla ricerca di un retroscena, di una motivazione. Si parla di «mossa elettorale» del Cavaliere, «di strategia comunicativa», di «tentativo di raccogliere consensi nell'ala cattolica». Affermazioni a cui rispondono i vertici del governo e del Pdl: «Noi siamo con il Papa e Berlusconi è in linea con quanto fatto sin dall'inizio rispetto a questi valori». Quando il Cavaliere ha letto la settimana scorsa la lettera pastorale scritta dal Papa ai cattolici irlandesi, dopo le denunce di pedofilia a carico di sacerdoti, è rimasto subito molto colpito. Ne ha parlato con alcuni dei suoi più stretti collaboratori (a cominciare da Gianni Letta), «apprezzando» la linea scelta da Oltretevere. Poi, la decisione di dare un segnale incisivo, mettendo nero su bianco la propria posizione. Elogiando, quindi, quanto fatto da Benedetto XVI, davanti a «situazioni difficili» che diventano anche «motivo di attacco» verso la Chiesa. Si tratta, scrive il presidente del Consiglio «solo dell'ultimo esempio del suo grande carisma. A nome del governo italiano voglio esprimere a Benedetto XVI tutto l'affetto, la vicinanza e la solidarietà che ha verso di Lui il nostro popolo». E aggiunge: «La nostra gente sa distinguere tra gli errori umani, di cui la storia è piena, e gli enormi frutti di bene che sono nati e continuano a nascere dalla radice cristiana». È davvero una presa di posizione molto forte, considerato che i due non si vedono fisicamente dal 2008, e che fino ad ora tra loro c'è stato un rapporto cordiale fatto dei rituali scambi di auguri, piuttosto che da qualche segnale di solidarietà in situazioni particolari (vedi l'aggressione del premier lo scorso dicembre). Ma una scesa in campo così netta al fianco del Pontefice, un apprezzamento così chiaro non c'era mai stato. Nella maggioranza non ci si stupisce, ricordando anche l'episodio di quando il premier scrisse la lettera alle suore che avevano curato Eluana Englaro. O gli auguri fatti a Benedetto XVI per lo scorso Natale, dove Berlusconi scriveva: «Posso confermare che i valori cristiani testimoniati dal Pontefice sono sempre presenti nell'azione del governo da me presieduto, che adotterà tutte le misure necessarie per garantire la serenità e la pace sociale». «Giusto e nobile», è descritto dal presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri il sostegno del premier al Pontefice, «mentre attacchi vili offendono un'opera coraggiosa di verità e responsabilità». Sulla stessa linea anche il vice presidente dei senatori Pdl Gaetano Quagliariello, per il quale il dialogo con il mondo cattolico è stato costante: «Berlusconi sta facendo crescere una cornice di principi e di valori alla quale ancorare questo partito». Da Oltretevere non è arrivato alcun commento, per lo meno ufficiale, all'iniziativa del presidente del Consiglio. Ma c'è da aspettarsi che la cosa non sia passata inosservata.

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