Pdl-Questura, lite sui numeri
Un milione come ha calcolato il senatore Verdini o 150mila come stima la questura? È polemica sul numero dei partecipanti alla manifestazioni di ieri del Pdl. Il presidente dei deputati pdl Cicchitto si dice "stupefatto" per i dati diffusi dalla Questura, mentre l'Idv consiglia al centrodestra l'uso di un pallottoliere e il Pdci saluta l'arrivo "dopo le leggi ad personam" dei "numeri ad personam". Polemiche anche sul giuramento di ieri in piazza dei candidati del centrodestra: per Emma Bonino è "disdicevole e imbarazzante", per Pierferdinando Casini è "un precedente pericoloso". "Confermiamo pesanti riserve sul comportamento del questore di Roma, peraltro deludente su tutti i fronti. A Montino consigliamo calma e silenzio. Per lui sono pronte sorprese clamorose. I suoi pasticci faranno scalpore". Lo ribadisce il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. Gasparri attacca poi il vicepresidente della regione Lazio Esterino Montino, secondo il quale "Ora siamo alle minacce sui numeri ed è evidente che qualcosa non funziona nel Pdl e non alla questura di Roma che registra e non fa campagna elettorale". "E' stato il braccio destro di Marrazzo - attacca Gasparri - che dentro la sede della Regione aveva fiumi di contanti da trasformare in cocaina e transessuali. Montino di pasticci gestionali ne ha fatti altri e la sinistra presto lo rinnegherà più del suo ex capo".