Salva liste: la Consulta dice no alla sospensione
La Corte Costituzionale ha rigettato la richiesta di sospensione in via cautelare del decreto legge "salva-liste" presentata dalla Regione Lazio. Lo si è appreso da fonti di palazzo della Consulta. La Corte Costituzionale - secondo quanto appreso - ha pertanto escluso il rischio di un «danno grave e irreparabile» al regolare svolgimento delle elezioni regionali derivante da consultazioni che si terranno il 28 e 29 marzo sulla base di norme suscettibili di una successiva bocciatura. La Consulta infatti, si pronuncerà solo tra uno o due mesi, a elezioni concluse, sul merito della legittimità del decreto "salva-liste". La Regione Lazio, con un intervento dell'avvocato Federico Sorrentino, stamane aveva sollecitato i giudici a sospendere in via cautelare l'efficacia delle norme varate dal governo, definite un «veleno che si sta espandendo come una pandemia» tanto da incidere sulla «certezza delle norme elettorali». Il decreto "salva liste" resterà invece in vigore. La Corte è ora riunita in camera di consiglio per stendere le motivazioni della decisione che saranno depositate in serata. In merito a un possibile rinvio delle elezioni il vice presidente della Regione Lazio Esterino Montino ha dichiarato: «E' una decisione che spetta alla Regione di'intesa con il ministero dell'Interno. È ovvio - ha aggiunto - che si può procedere o meno, di fronte a una formalizzazione della richiesta. Quando ci sarà, bisognerà concertare la decisione con il governo. Prima che io faccia il decreto, c'è bisogno dell'intesa con l'esecutivo».