Berlusconi contro l'astensionismo
Rivendica quello che ha detto più volte. Lancia il suo affondo alla sinistra e ai pm, per i loro «attacchi ad orologeria», con l'obiettivo di condizionare la campagna elettorale, a due settimane dal voto. A tutti dà appuntamento in piazza San Giovanni, sabato, «per il diritto al voto», ma anche per poter parlare al telefono liberamente, «senza essere spiati». Si riferisce ovviamente all'ultima inchiesta che lo vede coinvolto, quella di Trani, definita dal Cavaliere «un grave segno di libertà mutilata ed offesa». Berlusconi parla a più riprese, con l'obiettivo chiaro di invitare gli elettori di centrodestra a non lasciarsi ingannare da tutto quello che sta succedendo, «una strategia bella e buona». Passata anche per il caos liste, «una porcheria». E, ripete, soprattutto, di «non astenersi dal voto». Anche se, proprio parlando delle ormai imminenti Regionali, non ha dubbi sull'esito delle urne: il Pdl ce la farà anche questa volta. Non ci sono dubbi che la chiamata alle armi di Berlusconi avrà un primo test importante proprio sabato in piazza San Giovanni. Il premier continua a dire che «bisogna essere in tanti», e il partito, a cominciare dai tre coordinatori, sta lavorando ininterrottamente per raggiungere lo scopo. È quello per il premier un primo segnale di quanto tutte le vicende giudiziarie piombate ormai da mesi in casa Pdl stiano influenzando le scelte degli elettori. Se c'è quindi quel calo dei consensi registrato dagli ultimi sondaggi. Parla e non le manda a dire, usa termini molto critici sull'inchiesta di Trani, per contestare ancora una volta quei «magistrati che spendono soldi dei contribuenti per fare intercettazioni a tappeto». Nonostante tutto però, non si stupisce di quanto sta accadendo, perché «è da quando sono sceso in politica che alla vigilia di ogni sfida elettorale, l'alleanza ormai scoperta tra la sinistra e una parte della magistratura interviene indebitamente nella campagna elettorale per influenzare il voto dei cittadini». A dodici giorni dal voto, il premier non si risparmia: lettere ai Club ed ai Promotori della Libertà (quelli di Michela Vittoria Brambilla), interviste tv, spot elettorali, collegamenti telefonici (oggi farà quello con Antonio del Corvo, candidato per il centrodestra alla provincia de L'Aquila) con un occhio all'agenda della sua personale campagna elettorale e alle prossime tappe di Napoli, Torino e Bari. C'è anche una lettera da inviare a tutte le famiglie. A quanto raccontano dalla maggioranza, il Cavaliere sta pensando di scrivere agli italiani una lettera per un appello al voto, da mandare a tutti i cittadini. Smentisce le voci che lo vorrebbero preoccupato per un forte astensionismo. «È la sinistra che, oltre ad insultare e demonizzare l'avversario cerca di seminare il dubbio dell'astensione per spingere i moderati a non votare. Ma gli italiani hanno da un pezzo capito il gioco della sinistra, sempre più pericoloso e scoperto. E sono sicuro che tutti i moderati ed i riformisti reagiranno a questa tendenza e andranno in massa alle urne per difendere legalità e democrazia«. Duro sull'inchiesta di Trani, Berlusconi la vede come l'ultimo di una serie di «attacchi ad orologeria», avvenuto in violazione della competenza territoriale e dell'intero codice di procedura. «Di fronte a questo ultimo attacco non possiamo rimanere indifferenti, dobbiamo reagire» esorta il premier. «La vicenda della procura che controlla il presidente del Consiglio che parla al telefono è un grave segno di una libertà mutilata ed offesa». Di qui il sospetto che certi giudici lavorino proprio «per impedire di lavorare al Presidente del Consiglio». Ciò che rende ineludibile «una riforma radicale della giustizia, ormai indirizzata a fini di lotta politica da parte di una certa magistratura». Stasera per il premier una cena con tutti i deputati, in programma qualche settimana fa e poi rinviata a causa del caos lista scoppiato nel Lazio. In una suggestiva location, il castello della Crescenza, situato a Roma nord, alle 21 di stasera arriveranno tutti i deputati del Pdl. E non solo. Stando ad alcune indiscrezioni ci saranno anche alcuni ministri, sottosegretari, e i vertici di via dell'Umiltà. Un'occasione per il Cavaliere di ripetere ai suoi quanto detto in questi giorni, ribadendo a tutti l'invito ad essere sabato in piazza. Nessuna assenza è giustificata.