Talk show, la Vigilanza conferma lo stop
La Commissione di Vigilanza Rai non cambia posizione in merito al regolamento sulla par condicio e la messa in onda delle trasmissioni di approfondimento politico in queste ultime settimane dal voto per le elezioni regionali. È fallito anche l'estremo tentativo di mediazione del presidente della Vigilanza, Sergio Zavoli che, dopo l'audizione di Masi - hanno riferito alcuni parlamentari al termine della riunione - ha proposto di votare un documento interpretativo del regolamento: ipotesi però accantonata perchè considerata non percorribile, in quanto la proposta non era stata formalizzata nè messa all'ordine del giorno. Già nel corso dell'audizione del dg Rai, diversi esponenti dell'opposizione avevano chiesto di mettere ai voti una risoluzione che svincolasse i talk show Rai, spiegando che il regolamento non obbligava l'azienda a sospenderli. Ma la proposta è stata di fatto bocciata dalla maggioranza: «Determinazioni da aggiungere non ce ne sono», ha ribadito il capogruppo del Pdl a San Macuto, Alessio Butti. Al termine dell'audizione, comunque, Masi si è impegnato a «riferire domani al consiglio di amministrazione» quanto emerso oggi a San Macuto. ZAVOLI - "La Vigilanza si è attivata da subito sulla questione dello stop ai talk show decisi e ribaditi a maggioranza dal Cda della Rai". Lo ha detto il Presidente Sergio Zavoli, aprendo la seduta di oggi dove il Dg Mauro Masi attendeva eventuali indicazioni da riferire domani in Cda e rispondendo così al Presidente Paolo Garimberti che invitava la Commissione a battere un colpo. "L'opinione pubblica - ha premesso Zavoli - ritiene un po' stucchevole questo rimpallo e questa querelle" con la quale "non si viene a capo di nulla". Il presidente ha ricordato di essere stato contrario dall'inizio al regolamento approvato dalla Vigilanza, che "non ha risolto più problemi di quanti ne abbia creati", e che comunque non giustificava "la mordacchia" ai programmi di approfondimento. Zavoli ha ricordato di aver chiesto ai vertici Rai una "simulazione" del palinsesto secondo il nuovo regolamento che non è arrivata. Punto sul quale ha replicato il Dg Masi, dicendo che "la Rai non ha mancato nessun impegno, ha applicato il regolamento e la simulazione dei palinsesti era quella che risultava dall'applicazione del regolamento". Per Zavoli era opportuno "discutere e trovare uno sbocco" perché "se si verifica che l'azienda è fuori dalla logica di trovare una soluzione comune si potrebbe immaginare che è fuori dal controllo del Parlamento". GARIMBERTI - "Cosa mi aspetto dalla Vigilanza? Che batta un colpo". Il presidente della Rai, Paolo Garimberti, torna sulla questione dei talk show interrotti in base al regolamento della Vigilanza. E ribadisce: "Questa storia di rimpalli comincia dal regolamento della Vigilanza, che è illegittimo". Il conduttore Michele Santoro ha ribadito che tutti i programmi sono stati sospesi illegalmente, perchè non c'è nessuna legge che lo chieda.